Su repubblica.it il progetto della Via Verde della "Costa dei Trabocchi"

gio 30 novembre 2017
Attualità di La Redazione
2min
Un tratto del percorso ©Repubblica.it
Un tratto del percorso ©Repubblica.it

ABRUZZO. Sarà pronta a fine 2018, ma questo era già emerso, la Via Verde del Centro Italia di cui la scorsa settimana si è discusso presso la Camera di Commercio di Chieti alla presenza di interlocutori di caratura europea. Il progetto, nato dalla collaborazione fra la Camera di Commercio, Legambiente, l’Associazione Europea delle Greenway e l’Alleanza della Mobilità Dolce e con il patrocinio della Provincia di Chieti, del Ministero del Turismo e Beni Culturali e della Regione Abruzzo, ha previsto anche due giorni di itinerario in viaggio nei luoghi dell’Abruzzo nei quali sorgerà la Greenway, che ha l’obiettivo di valorizzare l’antica ferrovia fuori uso dal 2005.

A parlare del progetto è stata anche repubblica.it, in un articolo che ha messo in risalto le molteplici potenzialità di questa Via Verde, adatta a chi vorrà pedalare ma più in generale agli amanti della natura e della cultura. Saranno infatti tantissimi i tesori abruzzesi che verranno ulteriormente promossi dal progetto che interesserà 9 comuni: Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo.

“La trasformazione della ferrovia dismessa in Greenway avverrà nei prossimi mesi, si stima che i lavori saranno completati entro la fine del 2018, ma intanto è già possibile percorrere a piedi, a cavallo e in bicicletta alcuni sentieri costieri a contatto con la natura. Partendo dal Faro di Punta Penna – il secondo più alto d’Italia dopo la Lanterna di Genova – si entra nella Riserva Naturale di Punta Aderci di Vasto e si pedala sullo sterrato accanto alle dune di sabbia, nei luoghi dove nidifica il Fratino, piccolo uccello migratore che sverna nelle zone umide costiere. Meglio utilizzare una mountain bike con forcella ammortizzata per affrontare i saliscendi sullo sconnesso con una buona aderenza sul terreno.

Dopo aver ammirato il panorama dal promontorio di Punta Aderci si prosegue in sella e ci si addentra in un bosco dove il foliage autunnale è nel suo culmine e per terra sono evidenti le tracce dei cinghiali che vivono nella Riserva: il percorso naturalistico è lontano dai rumori del traffico della strada e proseguendo dentro la boscaglia il silenzio viene rotto soltanto dall’attrito delle gomme sullo sterrato o dallo scorrere della catena sui pignoni del cambio. In alcuni punti le piogge lasciano pozzanghere e tratti fangosi, un aspetto che sarà certamente affrontato quando il percorso entrerà a far parte della Greenway, per valorizzare e rendere l’itinerario fruibile tutto l’anno. Usciti dalla Riserva si arriva a Casalbordino, si smonta dalla bici e si prosegue a piedi, camminando lungo il sedime dell’ex ferrovia accanto alla Lecceta di Torino di Sangro.

Una bella passeggiata per ammirare numerosi scorci panoramici è quella dalla spiaggia di Vallevò (Rocca San Giovanni) fino al Trabocco di Punta Tufano: poco più di un chilometro che si può percorrere agevolmente con un paio di scarponcini da trekking, in attesa dei lavori di rifacimento del fondo e la trasformazione del sedime ferroviario in pista ciclopedonale”.

Questo tracciato di 42 km ha dei tratti di unicità e della sua realizzazione beneficeranno non solo gli amanti della natura, ma anche i turisti abituali e coloro che verranno in Abruzzo appositamente per godere di aria buona, paesaggi incantevoli e riposo dalla confusione delle grandi metropoli.

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