Generoso - Di Giacomo, è scontro sulla sicurezza a Monteodorisio dopo l'omicidio Lizzi

COMUNITà DIVISA sab 10 febbraio 2018

Monteodorisio Dopo 39 anni un altro omicidio in paese

Attualità di Federico Cosenza
1min
In foto: Nicola Generoso, Saverio Di Giacomo e la casa di Antonio Lizzi ©Vastoweb
In foto: Nicola Generoso, Saverio Di Giacomo e la casa di Antonio Lizzi ©Vastoweb

MONTEODORISIO. In attesa di capire chi abbia ucciso Antonio Lizzi, il 69enne trovato morto domenica scorsa nella sua abitazione all'ingresso del paese, a Monteodorisio tornano a farsi sentire i cittadini che chiedono maggiore sicurezza. Al momento l'ipotesi della rapina finita male non è stata scartata totalmente dagli inquirenti, ma bisognerà attendere il risultato dell'autopsia per sapere qualcosa di più.

Nicola Generoso dell'associazione "Osservatorio Antimafia" è preoccupato per i suoi concittadini: "Gli anziani hanno paura, le madri vietano ai propri figli di giocare in strada. C'è molta preoccupazione e non si può far finta di niente. Circa tre anni fa l'opposizione "Monteodorisio si Rinnova" aveva chiesto di mettere la videosorveglianza, ma la maggioranza ha fatto cadere nel dimenticatoio tale richiesta. Forse oggi sarebbe stata utile alle Forze dell'ordine per risalire al colpevole dell'omicidio. Già in passato la nostra comunità ha subito numerosi furti in abitazioni senza dimenticare la rapina alle Poste, chiediamo più controlli per tutelare i nostri compaesani."

Di tutt'altro avviso è il sindaco Saverio Di Giacomo: "C'è apprensione per quello che è successo, ma nessuno dice che il paese non è sicuro. L'omicidio Lizzi è indubbiamente un fatto che ha scosso tutti e che non doveva succedere. Noi siamo favorevoli alla videosorveglianza, la proposta all'epoca è stata respinta per mancanza di fondi poiché servivano circa 30-40 mila euro per realizzarla. Voglio rassicurare i cittadini che stiamo lavorando per installarla grazie al progetto finanza per la nuova illuminazione pubblica a Led. Infatti abbiamo inserito anche la videosorveglianza all'interno del progetto e sarà predisposta nelle vie di accesso al paese, quelle a ridosso del centro abitato".

Intanto le indagini proseguono, l'auspicio è che si possa fare ben presto luce su questa triste vicenda che ha scosso l'intera comunità di Monteodorisio.

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