Festa della mamma: paure ed emozioni di Mara che ha dato alla luce tre gemellini

W le mamme dom 13 maggio 2018
Attualità di Sara Del Vecchio
3min
Mara D'Amico ©Vastoweb
Mara D'Amico ©Vastoweb

CUPELLO. Per la festa della mamma raccontiamo la storia della gravidanza di una giovane di Cupello, Mara D'Amico che il 10 aprile scorso ha dato alla vita tre splendidi gemellini, Angelo, Camilla e Isabel. Un parto trigemino è un evento abbastanza raro e naturalmente le possibili complicanze che potrebbero derivarne sono triplicate rispetto ad una semplice gravidanza. Mara però è stata bravissima durante i nove mesi col pancione, sostenuta anche da suo marito Michele, da una famiglia felicissima e da un ginecologo molto bravo.

Cosa hai provato quando hai scoperto di avere in grembo non un bambino ma tre?

Inizialmente dall'ecografia mi avevano detto che aspettavo due gemelli. Me lo sentivo, in famiglia anche se alla lontana ci sono diversi casi di gravidanze gemellari, quindi la predisposizione c'era. Tanto stupore iniziale e anche un po' di paura, ma il ginecologo sin da subito mi ha detto di condurre una vita normale, mi ha tranquillizzato. Dopo quindici giorni dalla prima scoperta, con una seconda ecografia, abbiamo saputo del terzo gemello. La notizia mi ha destabilizzato e la paura è cresciuta anche perché il rischio di parto prematuro poteva essere maggiore.

Come hai vissuto i 9 mesi gravidanza?

L'ho vissuta molto bene, non ho avuto nausee e fino a sette mesi ho lavorato. Sono stata per un mese in osservazione presso l'ospedale di Chieti e i bambini sono nati con parto cesareo programmato a 34 settimane. Sono stata super controllata, mi hanno fatto analisi ed esami spessissimo. A Chieti sono stata indirizzata proprio nell'ambulatorio riservato alle gravidanze a rischio.

Quello di diventare mamma è sempre stato un tuo sogno?

Sì diciamo che ho sempre detto che avrei voluto mettere su famiglia prima dei 30 anni. Dopo il matrimonio con Michele abbiamo aspettato un anno, ma questi bimbi posso dire che li abbiamo desiderati.

Cosa hai provato nel momento stesso del parto?

Non vedevo nulla, ma sentir piangere i bambini è stata emozione fortissima, sebbene un po' strana. Ho sentito tre pianti l'uno a distanza dell'altro. Dopo averli visti nell'incubatrice mi sono chiesta come avessi fatto a tenerli tutti e tre nella mia pancia, è stata una bella sensazione.

Come hai vissuto i primi giorni da mamma?

La mia vita i primi giorni è stata un continuo andare e venire, perché i bimbi sono stati in ospedale e quindi andavo spesso lì sia per le poppate, ma anche perché necessitavano di contatto materno. Abbiamo praticato la marsupio terapia, che consiste nel poggiare il bimbo sul tuo petto e nel mentre lo accarezzi e gli parli così lui si tranquillizza sentendo la tua voce e la tua pelle.

Quando siete tornati a casa come hai fatto a "dividerti per tre"?

Sin da allora, ma oggi ancora di più, i bambini non sono mai soli, abbiamo le zie e i nonni che mi aiutano tanto, la famiglia ci è molto vicina. I tre piccoli fortunatamente sono molto bravi, ma ogni tre ore devono mangiare e quindi ho praticamente tutta la giornata occupata.

Tu sei un'estetista, come pensi di regolarti in futuro con il lavoro?

Io lavoro con mia mamma, ma nei prossimi mesi spero di poter tornare anche solo per qualche ora al giorno, non è facile stare praticamente sempre chiusa in casa. Mi servirebbe per svagarmi, ma ora è presto, sono troppo piccoli.

Cosa vuol dire accudire tre bambini nello stesso momento?

Vuol dire che devi dividere le tue attenzioni e al momento è una cosa di cui ancora soffro. Per esempio vorresti tenerli tutti e tre in braccio nello stesso momento, ma non puoi e quindi cerchi di non far mancare nulla a nessuno.

Cosa conservi dell'esperienza della gravidanza?

E' una esperienza bellissima, sin da quando scopri che dentro di te c'è qualcosa fino a quando questo qualcosa inizia a prendere forma, vedi che si muove, senti il battito del bambino, nel mio caso di tre. C'è da dire che io sono stata fortunata perché sono stata sempre bene, in salute e quindi anche il mio spirito è sempre stato positivo. Ho cercato di non abbattermi mai pensando a cosa di brutto potesse accadere, mi davo da fare anche in casa e ho condotto davvero una vita normale. La cosa più bella è vedere che la pancia cresce, anche se gli ultimi giorni non la sopportavo più per il peso, ma quando ti poggiano i bimbi sul petto ti dimentichi di tutto.

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