Partito Democratico, Marusca Miscia si presenta

ELEZIONI sab 24 febbraio 2018

Vasto "Con me, ma non per me. Per la nostra terra"

Pubbliredazionale di La Redazione
7min
Marusca Miscia ©Marusca Miscia
Marusca Miscia ©Marusca Miscia
Perchè Marusca Miscia

ABRUZZO. Marusca Miscia, candidata alla Camera dei Deputati per il centrosinistra nel collegio uninominale Lanciano-Ortona-Vasto si presenta:

"Ho 40anni, sono mamma di Benedetta, Raffaele e Chiara. Vivo a Lanciano, dove sono nata, con mio marito Andrea.

Laureata in Scienze Politiche all’Università di Macerata, ho conseguito il dottorato di ricerca in Politiche sociali e sviluppo locale, nell’ateneo di Teramo, con la tesi “Dal Patto Territoriale all’Innovazione High-Mech: una proposta di scenario per il Sangro-Aventino” in cui ho delineato le dinamiche di sviluppo del territorio con particolare riguardo al ruolo della leadership e del capitale sociale.

Vinto il concorso pubblico, lavoro all’Agenzia delle Entrate. Sono attualmente assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Lanciano.

Cresciuta in una famiglia impegnata nel volontariato, in particolare nell’associazionismo scout, credo fortemente nei valori della condivisione e dell’essenzialità.

La passione per la politica, l’attenzione verso il mondo delle associazioni e la società civile, l’interesse verso le politiche del lavoro, dell’ambiente e dello sviluppo rappresentano un mio tratto distintivo.

La mia candidatura non è una sfida personale, ma la competizione di tutto il nostro territorio che ha bisogno di rappresentanti a Roma che vivono i problemi di questa terra.

Questa campagna elettorale sarà un viaggio accanto alle persone e dentro i territori. Un viaggio in cui l’ascolto e le proposte cammineranno insieme.

Parleremo non solo di efficacia, ma anche di disponibilità. Non solo di orgoglio, ma anche di condivisione e di misura.

Metteremo in agenda proposte possibili e non promesse facili.

Con il garbo e le energie nuove di chi crede nella politica del servizio e non nella politica del rancore, candidata nel collegio uninominale Lanciano – Ortona – Vasto per la Camera dei Deputati, rappresenterò il centro sinistra alle prossime elezioni Politiche del 4 Marzo.

Voglio impegnarmi affinché il nostro territorio e il nostro Paese tutto siano sempre più capaci di innovare, di apprendere e stimolare apprendimento. Voglio impegnarmi, come si direbbe oggi, in una Politica 4.0, un’azione pubblica che scommette non sulle separatezze e gli specialismi ma sulle condivisioni e la trasversalità delle competenze. Una politica che punta allo sviluppo della capacità di apprendimento.

Sono chiaramente entusiasta della iniziativa Industria 4.0. Il pacchetto di misure disposto dal ministro Carlo Calenda ha finalmente riportato il nostro Paese a perseguire una politica industriale degna di questo nome. Pensiamo alle misure sulle nuove competenze – come il Piano Nazionale Scuola Digitale, il potenziamento degli Istituti Tecnici Superiori e la previsione di Lauree Professionalizzanti – o ai 102 contratti di sviluppo finanziati nel 2017, che stanno attivando investimenti privati per oltre tre miliardi e mezzo di cui oltre la metà nei settori dell’alimentare, dell’automotive e della meccanica, settori che gli imprenditori e i lavoratori nostri conterranei conoscono come pochi altri, in Italia e non solo. La prossima legislatura non potrà permettersi il lusso di non portare avanti questo approccio alla politica industriale. Mi batterò per rendere strutturale il credito d’imposta per spese in ricerca e sviluppo, per reintrodurre il contratto di formazione e lavoro, per fare del nostro Paese il leader nella diffusione del 5G.

Dal punto di vista economico, l’Abruzzo rappresenta una regione media, che ha i tratti distintivi dell’intera economia italiana sia per come è strutturata settorialmente, sia per le dinamiche del mercato del lavoro, sia per quelle del commercio con l’estero. Dell’Abruzzo, il nostro territorio rappresenta la parte più forte e dinamica. I mercati di riferimento delle nostre industrie sono quasi tutti mercati europei e questo fatto implica che il nostro sviluppo dipende in modo importante dall’integrazione economica dell’Italia con gli altri paesi europei. Ecco perché credo che i propositi di disintegrazione dell’Unione, insieme alla sottovalutazione della questione della sostenibilità ambientale, siano una minaccia per il futuro delle nostre imprese e del nostro lavoro.

Il nostro territorio realizza le maggiori quote di produzione vitivinicola, olivicola e ortofrutticola della regione. Siamo già forti e abbiamo di fronte ancora grandi possibilità di sviluppo in questi mercati. L’agricoltura è una grandissima carta a disposizione della nostra terra e del nostro Paese in generale. La scorsa legislatura ha realizzato importanti risultati come la legge contro i reati ambientali e il caporalato, la riduzione della pressione fiscale sul mondo agricolo, la legge contro lo spreco alimentare. La prossima legislatura dovrà finalmente vincere la battaglia sull’etichettatura dei prodotti per affermare commercialmente la qualità dei nostri prodotti con le armi della trasparenza e della chiarezza della filiera, anche agevolando nella legalità l’ingresso dei giovani nel lavoro agricolo. Altri obiettivi che voglio contribuire a realizzare sono l’abbattimento del consumo del suolo e dell’uso di pesticidi nei campi.

Nella “Regione Verde d’Europa”, la nostra, la sfida dell’economia verde non va separata da quella di una migliore valorizzazione turistica del nostro paesaggio. Presto nove comuni della Costa dei Trabocchi saranno collegati dalla Via Verde della Costa dei Trabocchi, un sentiero di mobilità lenta su cui proiettare all’attenzione internazionale tutta la nostra natura e tutta la nostra cultura. Anche quella, anzi soprattutto quella, dei piccoli comuni, grandi custodi del patrimonio naturale, rurale, storico, culturale e architettonico del nostro territorio. Perché questo patrimonio sia adeguatamente valorizzato, garantisco il mio impegno per il più rapido completamento dei regolamenti attuativi e il potenziamento finanziario della legge sui piccoli comuni, oltre che per l’istituzione di incentivi fiscali, come l’iperammortamento, per chi riqualifica alberghi e strutture ricettive.

Puntare a una politica della capacità di apprendimento, della capacità di innovare, vuol dire puntare decisamente sugli investimenti in cultura. Per tornare, come il nostro Paese ha sempre fatto, a lavorare e vivere di cultura. Mi impegnerò per estendere l’Art Bonus al patrimonio culturale privato, per ridurre il carico fiscale per le nuove assunzioni e le stabilizzazioni nel terzo settore, per consolidare le risorse impegnate con le nuove leggi sul cinema e sullo spettacolo dal vivo.

Puntare a una politica della capacità di apprendimento vuol dire, infine e più in fondo, doversi porre l’obiettivo di ricomporre la drammatica rottura del patto educativo tra le famiglie e la scuola. Noi genitori abbiamo preteso una cessione di potere da parte degli insegnanti. Inquietanti fatti di cronaca testimoniano quotidianamente questa realtà. Noi genitori stiamo in questo modo privando i nostri figli di quel fondamentale sostegno che la scuola ha sempre garantito nel loro percorso di maturazione da figli di famiglia in uomini e donne di una società. Dove questo passaggio avviene con crescente difficoltà, crescenti sono i rischi che la nostra società si ritrovi incapace di tutelare fondamentali beni comuni come la democrazia, la legge, l’ambiente, il paesaggio, la salute.

In campo sanitario, la Legge 24/2017 ha provvidenzialmente affrontato un’altra grande criticità generatasi negli ultimi anni, la rottura del patto tra cittadini e sistema sanitario nazionale, affermando il diritto alla sicurezza delle cure regolando meglio la responsabilità di medici e altri esercenti professioni sanitarie. Altri passi verso la migliore tutela del diritto alla salute si sono fatti con l’aggiornamento della nomenclatura dei livelli essenziali di assistenza e con il potenziamento della rete di emergenza-urgenza.

A tutela non solo del diritto alla salute ma anche del diritto a una vita meno angosciosa, sono stati fatti passi da gigante con la Legge sul Dopo di Noi, per garantire un futuro a persone con disabilità anche dopo la perdita dei genitori, con la Legge sull’Autismo, con la Legge sul Biotestamento. Nella prossima legislatura dobbiamo continuare su questa strada garantendo il diritto alle famiglie con disabili anche da prima. Non è più rinviabile l’istituzione di un aiuto fiscale alle famiglie costrette a ricorrere al sostegno di badanti o istituti di cura. Ora che abbiamo finalmente bandito la vergognosa pratica delle dimissioni in bianco, è il momento di introdurre forme di smart working per il primo periodo post gravidanza e di estendere il congedo parentale.

Voglio concludere con la felicità, quella che il Governo Gentiloni mi ha regalato accogliendo la proposta della Alleanza contro la povertà con l’attivazione del reddito di inclusione (REI), la prima misura universale di sostegno alle oltre sei milioni di famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta e che si basa non solo su un sostegno economico ma anche e soprattutto su un progetto personalizzato di inserimento lavorativo. Mi impegno perché ogni esigenza legislativa per la migliore attuazione di questa misura abbia il più ampio sostegno del Parlamento.

Contenuti, idee, progetti, lavoro quotidiano, studio, condivisione, ascolto, per restituire fiducia e non lasciare indietro nessuno. Per un Paese più moderno e più giusto, per un Abruzzo più forte e motivato, sostenete la mia canditura come vostra rappresentante alla Camera dei Deputati. Il mio impegno è per tutti coloro che hanno a cuore, in fondo, un unico obiettivo: lasciare ai nostri figli questo mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato."

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