Mario Tinari: "Più passa il tempo e più Jessica e Marco mi mancano"
Vasto "Aumenta la consapevolezza che non torneranno mai più"
VASTO. Ad un anno esatto dalla tragedia che ha sconvolto l'Abruzzo, Vastoweb ha intervistato Mario Tinari, papà di Jessica che ha perso la vita insieme al suo fidanzato Marco Tanda sotto le macerie della valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. Mario ha confessato che il suo dolore non accenna a diminuire, ma diventa sempre più forte ogni giorno che passa perché si rafforza la consapevolezza che Jessica e Marco non torneranno più. Mario, un anno fa, è venuto a conoscenza della notizia del crollo dell'hotel attraverso un titolo del telegiornale; dopo qualche ora lui e sua moglie sono partiti per Penne e lì ha avuto inizio l'incubo.
Durante questo tempo insieme agli altri famigliari delle vittime, il papà di Jessica ha dato vita ad un Comitato i cui componenti si incontrano spesso per iniziative e sopratutto per tentare di avere giustizia: "Ritengo la giustizia italiana poco affidabile, ma voglio fidarmi questa volta, anche se avendo un'età abbastanza sostenuta vorrei vedere la fine di questa storia". Dove è crollato l'hotel verrà realizzato un luogo della memoria e verrà posizionata una statua in marmo della Madonna di Fatima realizzata da un'associazione sarda che ha fatto sentire la sua vicinanza all'Abruzzo in questo momento terribile. La nostra regione infatti in passato è stata fra quelle che hanno aiutato la Sardegna nelle fasi successive ad un alluvione. La statua sarà alta 1,70 metri e rappresenterà la Vergine che legge un libro sul quale ci saranno i nomi di tutte le vittime della tragedia.
Mario e sua moglie hanno adottato uno dei tre cuccioli che si è salvato dal crollo, Golia, che ormai è diventato parte della famiglia. E' stato un gesto con il quale avrebbero voluto fare una sorpresa ai ragazzi, ma poi loro non sono tornati. Nonostante questo Golia è rimasto in casa Tinari, come simbolo della vita che rinasce.