Stazione di Vasto, gli orari dei treni creano malumori e disagi
Cultura e Società
di
redazione
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VASTO. La stazione di Vasto - San Salvo è sempre più marginale e a dimostrarlo sono i numeri e gli orari dei treni che vi fermano. In attesa del ritorno del Frecciabianca, previsto solo nei periodi estivi, registriamo le lamentele di alcuni viaggiatori. La criticità maggiore riguarda gli orari. Un nostro affezionato lettore che da 40 anni vive a Vasto, ma di origine partenopee, afferma: "Se un cittadino vastese volesse prendere un treno intercity per recarsi al nord dopo le 16.20, dalla stazione di Vasto non potrebbe farlo, come non potrebbe prendere un intercity notte. Infatti dei tre previsti, tutti partenti dalla Puglia, nessuno e dico nessuno ferma a Vasto". Un problema non da poco, e risolvibile solo attraverso una serie di doppi cambi o di soluzioni strampalate, come quella di andare prima a sud per poi andare a nord. Ovvero recarsi a Termoli o San Severo con un regionale per poi prendere un Frecciabianca o Frecciarossa destinazione nord. Il tutto con tempistiche che raddoppiano a causa dei tempi morti tra le varie coincidenze. La vera pietra dello scandalo secondo il nostro lettore è però un'altra e riguarda le coincidenze, ma questa volta dalla stazione di Pescara. Infatti molto spesso dalla cittadina adriatica dopo le 21 sono centellinati, per non dire inesistenti, i treni regionali che fermano a Vasto, come conferma il nostro lettore: " Quando prendo il Milano - Termoli, con partenza alle 16. 20 dalla città meneghina e con arrivo a Pescara alle 20.57, devo pregare che l'ultimo regionale delle 21.05 e che ferma a Vasto non sia ancora partito. Purtroppo però capita spesso che il Frecciabianca proveniente da Milano sia in ritardo ed io resto bloccato in stazione fino alla mattina seguente se non mi faccio venire a prendere. Basterebbe, spostare di circa 20 minuti il regionale per evitare enormi disagi. Orario tra l'altro in vigore fino a qualche mese fa." Questo è solo un esempio pratico di orari di treni che non si incastrano perfettamente con le varie coincidenze sulla dorsale adriatica, un esempio che il nostro lettore definisce di "puro sadismo nei confronti dei viaggiatori".