I Transumanti a Casalbordino, fra tradizione e amore per la terra d'Abruzzo

gio 05 ottobre 2017
Cultura e Società di redazione
2min
I Transumanti a Casalbordino, fra tradizione e amore per la terra d'Abruzzo ©n.c.
I Transumanti a Casalbordino, fra tradizione e amore per la terra d'Abruzzo ©n.c.
I Transumanti a Casalbordino, fra tradizione e amore per la terra d'Abruzzo
CASALBORDINO. Dal 29 settembre è iniziato, per il decimo anno consecutivo, il cammino dei transumanti lungo il Tratturo Magno, la strada che sin dai tempi più remoti veniva percorsa dalle greggi di pecore lungo la regione Abruzzo fino alla Puglia. Nella giornata di ieri era previsto l'arrivo a Punta Aderci ma i "moderni" transumanti  guidati da Franco Marchionni, amico del CAI di Vasto, hanno poi sostato a Casalbordino. Questa iniziativa ha avuto inizio nell’autunno del 2007 e da allora ogni anno il 29 settembre in tanti, accompagnati dove possibile da pastori e greggi, partono dall’Aquila e attraversando l’Abruzzo giungono a Foggia dove è previsto l'arrivo per l'8 ottobre. Abbiamo intervistato Maurizio Fassanelli del CAI di Padova che ha detto: "E' andata bene fino ad adesso, diciamo che in questo ultimo tratto abbiamo percorso meno Tratturo inteso come percorso di pastori, in quanto dalle notizie che ho avuto questo è stato sostituito da diverse strade asfaltate, quindi il Tratturo inteso come zona di passaggio delle pecore in questa tappa è stato minimale." In quanti siete e da dove vengono gli altri partecipanti a questa avventura? "Gli altri provengono dall'Alto Adige, alcuni dall'Aquila, da Roma e Livorno" Siete partiti il 29 settembre dall'Aquila? "Sì, precisamente dalla Basilica di Collemaggio e abbiamo avuto anche il piacere e l'onore di essere accompagnati per un lungo tratto da moltissime pecore, situazione che non avevo mai provato fino ad allora ed è assolutamente da provare. L'arrivo a Foggia è previsto per l'8 ottobre". Alla guida di questa bellissima iniziativa c'è Franco Marchionni che ha detto: "Siamo in Abruzzo sia perché io ho origini abruzzesi, sia perché volevo far assaporare l'esperienza di fare il Tratturo nel bene e nel male anche ad altri amici che vivono in altre regioni d'Italia. E' un'esperienza dura, sono 250 chilometri che non sono una passeggiata, fa vedere le bellezze dell'Abruzzo, ma anche molte cose che non vanno. Bisogna farla questa esperienza. Domani partiamo da Vasto città, usciamo virtualmente dal percorso del Tratturo per proseguire verso San Salvo, percorrere il ponte che ci separa dal Molise, entrare nel Molise e salire fino al paese di Petacciato. Due tappe molisane e poi arriviamo in Puglia". Nei pressi di un cippo che delimitava il Tratturo Magno abbiamo chiesto informazioni alla signora Carmela Santini : "Il Tratturo Magno era il più importante che collegava Foggia all'Aquila e si riallacciava alle varie strade che arrivavano dall'interno. Questo era il punto in cui a Casalbordino i pastori toccavano il mare, ne parla anche D'Annunzio. Il Cippo è un segno perenne secondo chi l'ha ideato perché è fatto con la pietra, la roccia, il marmo e quindi doveva rimanere per i posteri, era il punto di riferimento che quella era la distanza riservata proprio al passaggio delle greggi. il simbolo rappresentato è quello della pastorizia".    
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