Liste ferme al 2016, per operare il suo tumore ci vuole un anno
Cultura e Società
di
redazione
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CHIETI. Quella delle liste d'attesa bloccate continua ad essere un'emergenza, sopratutto se il blocco riguarda il Reparto di Urologia dell'ospedale SS. Annunziata di Chieti, un'eccellenza riconosciuta in tutta Italia. Proprio lì la sala operatoria può essere utilizzata solo per due sedute a settimana. Le liste di attesa sono bloccate dal 2016, ci spiega il paziente vastese malato di tumore e nonostante le sollecitazioni e il fatto che la direzione sanitaria "nella persona del dott. Pasquale Flacco" sia a conoscenza di tutto da molto tempo, nulla è cambiato. Così "un paziente affetto da adenocarcinoma prostatico (tumore alla prostata) è costretto ad aspettare oltre un anno prima di entrare nella sala operatoria e rischia di morire nell’attesa." "La gestione degli interventi è complicata, con le emergenze nella sala operatoria ai medici è richiesto l’impossibile: l’equipe medica del prof. Luigi Schips, tra i primi in Italia ad operare con la tecnica robotica, ha le mani legate e non può contrastare le decisioni della dirigenza che impone di operare solo due sedute a settimana disinteressandosi della lista di attesa di oltre 1500 pazienti malati di tumore. Da mesi il Prof. Luigi Schips, Direttore del reparto, ha informato i vertici della Asl, ma chi è pagato per prendere le decisioni nell’interesse dei malati scrolla le spalle. La soluzione non è su Marte. Basterebbe far funzionare le sale chirurgiche. Alla Asl di Chieti – Lanciano lo sanno, ma, chi deve decidere tergiversa facendo retrocedere un reparto di eccellenza ad un ambulatorio per esami ordinari" - conclude il paziente in lista d'attesa N.C.