Docenti d'Italia in Piazza Montecitorio, un pullman anche dall'Abruzzo

mar 11 luglio 2017
Flash News di redazione
4min
Docenti d'Italia in Piazza Montecitorio, un pullman anche dall'Abruzzo ©n.c.
Docenti d'Italia in Piazza Montecitorio, un pullman anche dall'Abruzzo ©n.c.
ROMA. I gruppi spontanei e i comitati di docenti che si sono formati a seguito della L. 107 si ritroveranno il 12 luglio in Piazza Montecitorio a Roma, dalle ore 9 alle ore 13, per manifestare e affermare con un’unica voce che è necessario un cambio di rotta. Convergiamo sulla ferma volontà di lottare uniti per la scuola pubblica, una comunità educante in cui si formino cittadini consapevoli e capaci di un pensiero autonomo. Vogliamo una scuola in cui la collegialità regni sovrana insieme alla condivisione, alla uguaglianza ed alla pari dignità tra i docenti, concreta ed effettiva perché prima di tutto realizzata giuridicamente. Mai più divisioni e mai più diseguaglianze tra i lavoratori di uno stesso settore. La nostra priorità è ripristinare la qualità dell'istruzione pubblica statale ed il rispetto dei diritti dei lavoratori e degli studenti pesantemente lesi con la legge 107 che, invece di ripristinare il tempo scuola, le materie, e i posti tagliati dalla Riforma Gelmini stabilizzando ogni docente nella sua provincia, ha di fatto costretto chi, pur avendo decenni servizio ovvero più punteggio, a spostarsi su tutto il territorio nazionale cosa che ha determinato disparità di trattamento e grave danno economico, esistenziale e familiare. Chiediamo pertanto • Un piano di rientro definitivo da realizzare entro la fine del prossimo anno scolastico per tutti i docenti assunti fuori dalla propria regione. La L.107 ha previsto un piano di assunzioni straordinario, non più rinviabile a causa delle bacchettate dell’Europa, per stabilizzare i docenti precari che da anni lavoravano nelle scuole italiane. Assunzione nazionale, mobilità coatta nazionale, titolarità su ambito ed incarico triennale su scuola dopo chiamata diretta. Oltre ciò tutte le operazioni di assunzione prima, e di mobilità poi, affidate ad un algoritmo, che recentemente è stato completamente svelato nella sua tragica erroneità. La conseguenza è stata un esodo di massa in una direzione stabilita sud - nord che ha sollevato con forza l’emergere di una nuova questione meridionale creando una vera e propria emergenza sociale. • La trasformazione di tutti i posti in organico di fatto (non stabili ma necessari alla scuola ogni anno) e dei posti in deroga sul sostegno in posti di diritto (cioè stabili). Sono i posti su cui ogni anno lavorano i docenti in assegnazione provvisoria (come gli assunti fuori regione dalla L.107) ed i supplenti precari fino al 30 giugno. Sono circa 75 mila in tutto ogni anno, di cui 47 mila in deroga sul sostegno, destinati a crescere sempre in corso di anno scolastico. • Superamento del doppio regime di titolarità su ambito /scuola a favore della titolarità su scuola per tutti e ritorno al sistema meritocratico del punteggio maturato. Dalla L.107 in poi esistono docenti che possono conservare la titolarità su scuola ed altri che hanno invece una titolarità su ambito provinciale, che comporta la possibilità di poter lavorare o meno in una scuola rientrante nell’ambito di titolarità legata alla famosa “chiamata diretta” da parte del Dirigente scolastico. Tale visione a favore di una flessibilità del corpo docente, nella pratica quotidiana concreta, sta creando instabilità lavorativa e divisioni al’interno di una stessa categoria. • Abbassamento numero alunni per classe e più tempo pieno al SUD. Le enormi diseguaglianze che oggi colpiscono i bambini del Sud Italia rispetto ai bambini del Nord Italia passa anche attraverso la durata del tempo scuola. • Ripristino compresenze, tempo scuola e materie soppresse dalla riforma Gelmini • Rispetto delle finalità e utilizzo didattico del POTENZIAMENTO contro la pratica del "tappabuchismo" • Diritto ad assegnazioni provvisorie ed utilizzazioni annuali con possibilità di indicare per il ricongiungimento più di una provincia in subordine  a quella di residenza (come avvenuto già lo scorso anno per gli idonei inseriti in graduatoria di merito). • Assistenza piena per tutti gli alunni disabili e bes. Affinché venga garantito all'alunno disabile personale qualificato, la possibilità di nominare i docenti di ruolo sprovvisti di titolo di specializzazione richiedenti assegnazione provvisoria su posti di sostegno, solo dopo l’esaurimento di tutti i docenti specializzati che ne fanno richiesta (anche da altre province) e accantonamento del numero dei posti assegnabili in supplenza al personale precario specializzato. Questo perché diversamente i posti in deroga sul sostegno verrebbero coperti da personale chiamato tramite domande di messa a disposizione. Crediamo che sia più opportuno consentire ad un docente con anni di esperienza alle spalle di occupare quei posti. I posti in deroga sul sostegno sono moltissimi, e servono a garantire il diritto all’istruzione ed all’integrazione degli studenti disabili e ogni anno si arriva ad esaurire le graduatorie dovendo ricorrere alle messe a disposizione. Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la sorte della scuola pubblica e condividono le nostre istanze, ad essere insieme a noi il 12 luglio per realizzare una giornata di autentica partecipazione del mondo scolastico e non solo, e per gettare le basi per un vero cambiamento. La qualità del sistema educativo si misura anche attraverso il trattamento che l'amministrazione scolastica riserva al proprio personale. Tutti i sindacati, i gruppi e i movimenti politici, le associazioni delle famiglie e di categoria sono invitati a partecipare. Vi aspettiamo! Eventuali adesioni alla piattaforma proposta da parte di movimenti o altre organizzazioni, potranno pervenire con una mail a : leoalagna@gmail.com Per info anche logistiche rivolgersi ai seguenti contatti: Abruzzo/Molise/ Basilicata/ Marche: Francesca Carusi - 3381328942; Carolina Versi - 3497925094

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