San Salvo, orari per la musica: Il TAR chiede di rispettare la legge
San Salvo, San Salvo Ieri sera una protesta innanzi l'abitazione di una turista
SAN SALVO. La diatriba sugli orari della musica a San Salvo iniziata nel 2017 con l'impugnazione del regolamento comunale sulla musica di una turista proprietaria di un'abitazione a San Salvo marina e del suo amministratore di condominio, diede vita ad una serie di atti giudiziari, che hanno sempre visto soccombere e pagare il comune di San Salvo, ieri ha raggiunto il suo apice, dopo la pubblicazione dell'ordinanza del TAR con cui si sospendono, chiedendone un "rimodulamento", tutte le attività del calendario delle manifestazioni estive previste su piazzale Cristoforo Colombo.
Nell'ordinanza si fa espresso riferimento alla delibera di Giunta Regionale n.770/2011che "nel rispetto dell’autonomia regolamentare dei Comuni, ha fissato il numero massimo di 10 giorni al mese per sito per i concerti all’aperto".
Al comune di San Salvo il TAR ordina in riferimento alla "programmazione degli eventi estivi impugnata, per quanto concerne le manifestazioni musicali all’aperto (tributi musicali a vari artisti, serate dee jay, spettacoli di Karaoke ecc.) nella piazza Cristoforo Colombo va rimodulata entro il limite massimo di 10 eventi al mese".
L'estate a San Salvo non è finita, le manifestazioni potranno svolgersi dunque, ma nel rispetto dei limiti della legge fissati con la delibera di Giunta Regionale n.770/2011.
Sotto la lente dell'ordinanza del TAR pubblicata ieri c'è "l'avviso pubblico indetto per l’affidamento dell’organizzazione e realizzazione mercato, manifestazioni/eventi e rassegne musicali in San Salvo Marina 2018 pubblicato il 24 aprile 2018, ed aggiudicato alla controinteressata Eventi e Servizi s.r.l.", nel quale sono previsti un numero di eventi superiore a 10 a differenza di quanto previsto dalla legge.
La legge (non la signora Oriente), non vieta la musica ed il divertimento, ma li regola.
Ieri sera, presso il pub Retrobottega è stato convocato quello che è stato definito un "Flash mob" per manifestare il dissenso rispetto alle recenti pronunce giudiziarie. Presenti un centinaio di persone, l'assessore al turismo Tonino Marcello, l'assessore alla sicurezza Fabio Raspa, le consigliere Elisa Marinelli e Marika Zinni ed alcuni balneatori.
Molte le preoccupazioni espresse dai balneatori all'assessore Marcello, che temono con l'ordinanza emessa di non poter far capo alle iniziative già calendarizzate, con impegni economici già presi. L'assessore si è dichiarato ancora non a conoscenza del contenuto dell'ordinanza del TAR che discuterà questa mattina con il sindaco ed il segretario comunale, ed ha spiegato ai presenti i motivi che hanno indotto alla scelta di svolgere il mercato e le manifestazioni estive sul piazzale Cristoforo Colombo al centro della disputa con la signora Oriente, dovuta soprattutto alla mancanza di altre proposte.
Infine poco dopo la mezzanotte, un gruppo di ragazzi presenti si è spostato a poche decine di metri di distanza, innanzi a quella che era stata indicata come l'abitazione della signora Oriente, con cori e "inviti" a scegliere altri siti per le sue vacanze, seguiti a distanza dallo sguardo di commercianti e amministratori.
Ad una singola cittadina, è stata addossata la colpa di voler affossare l'economia di una città turistica, "rea" di voler far valere i suoi diritti, riconosciuti fino ad ora da tutti gli organi giudiziari ai quali si è appellata, con il rischio di far diventare questa vicenda una caccia alle streghe. Il comune ha, secondo l'ordinanza pubblicata ieri, tre giorni di tempo per applicare quanto disposto, in attesa del 26 luglio, termine entro il quale il Consiglio di Stato si pronuncerà sull'ordinanza cautelare del T.A.R. n. 97/2018.
