Cotir, martedì sindacati in viale Bovio per protestare sotto la Regione

VASTO. "Mentre si trasforma il CRAB di Avezzano in CRUA (Centro di ricerca unico in agricoltra d'Abuzzo), diversamente da quanto deliberato sino a Luglio dalla Regione che fino ad allora aveva deciso con atti propri di avviare una procedura che salvasse tutti i Centri di ricerca, le notizie per i lavoratori COTIR non sono affatto buone. Infatti in queste ultime ore i Commissari Liquidatori rendono ufficiale la procedura di mobilità, L. 223/91, che significa il llicenziamento, la disoccupazione.

Tutto questo nell'apparente indifferenza delle istituzioni, Regione e Comuni interessati che fino a qualche tempo fa si dicevano impegnati a trovare soluzioni credibili per la ripresa e la continuità della ricerca svolta anche dal COTIR. Per questi lavoratori oltre il danno la beffa: infatti se la Regione non delibera in ordine alla Legge di riordino dei Centri di Ricerca entro poche settimane, per loro rimane solo una corsa contro il tempo a perdere, sfuma ogni possibiità di tornare al lavoro.

Abbiamo sollecitato gli incontri promessi ad ottobre 2017 dal Presidente D'Alfonso impegni che si sono tutti dimostrati disattesi come pure i punti degli accordi sottoscritti. Ci sarebbe la necessità di capire se questa Regione che elabora documenti di programmazione, in cui si sono riposte le necessità per lo sviluppo dell'Abruzzo, è veramente parte attiva, nel rispetto degli accordi presi con le Organizzazioni Sindacali, delle azioni che rendono attrattivo l'insediamento di nuovi investimenti quantificando contemporaneamente la consistenza del recupero, mantenimento e aumento dei livelli occupazionali. Questa vicenda sta dimostrando l' incuria della Regione anche per le sue “creature”: è il socio di maggioranza di questo Ente partecipato.

La ricerca prodotta dal COTIR in questo contesto è, a nostro avviso al contrario di quanto sta dimostrando la Regione, più che necessaria oltre che utile allo sviluppo agro-industriale, alla qualità dell'ambiente, delle attività irrigue per una qualità dei prodotti alimentari Abruzzesi. Per la vertenza del COTIR di Vasto appare evidente che sia intervenuta una dimenticanza che ha il sapore di un'abbandono.

Per i lavoratori che si sono impegnati sino ad ora nella ricerca nel sito di Vasto, è necessario acquisire prospettive di vita serena per loro e per le loro famiglie, che solo il lavoro, la dignità della persona sancita dal diritto costituzionale che sempre più spesso sembra negato, può dare. Continueremo le nostre azioni di lotta con i lavoratori fino alla fine di questa vicenda, per il lavoro, l'occupazione ma questa Regione punta veramente al loro mantenimento e recupero che sono significativi per le loro attività a livello nazionale e per la nostra Regione? Domani saremo sotto la Regione in viale a Bovio a protestare per questa incredibile vicenda col fine di trovare le soluzioni migliori per il COTIR diverse dal licenziamento."

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R. De Simone Sinimberghi A. P. D'Anastasio M