Honeywell, firmato l'accordo che salva i 420 dipendenti: cassa integrazione e incentivi
Vasto Oggi l'incontro al Mise fra i vertici dell'azienda, i sindacati e la Regione Abruzzo
ATESSA. Sono salvi i 420 dipendenti della Honeywell di Atessa che sono stati mandati a casa dopo la chiusura dello stabilimento dovuta al dislocamento in Slovacchia. Dopo una lunga trattativa e due mesi di sciopero si è svolto oggi a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico l'incontro fra i vertici dell'azienda, i sindacati e la Regione Abruzzo. E' stato trovato un accordo che prevede la cassa integrazione straordinaria per gli operai fino a febbraio 2019 e l'incentivazione all'uscita dei lavoratori che in cambio potranno ottenere una somma di 50 mila euro oltre a 1000 euro per ogni anno di anzianità, oppure 22 mensilità.
Durante l'incontro di oggi è stato confermato che oltre alle misure di salvaguardia degli operai si darà anche avvio ad un processo che favorirà la reindustrializzazione della zona, mettendo a disposizione gratuitamente lo stabile dell'azienda produttrice di turbocompressori per iniziative industriali che possano contrattualizzare almeno il 30% degli attuali occupati.
“Siamo riusciti a trovare una soluzione che potrà affrontare positivamente sul piano sociale questa pesante vertenza occupazionale" - ha detto il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano.
Un incontro importante quello di oggi per tantissimi dipendenti che in assenza degli accordi presi sarebbero andati incontro al licenziamento previsto per il 2 aprile. Il Ministero e la Regione hanno affermato che si impegneranno per favorire iniziative che possano dare nuovo valore industriale alla Val di Sangro e questa è anche la speranza dei sindacati, nonostante una vertenza dai costi molto alti.