Vita da operai, l'autobus per la Sevel si rompe all'andata e al ritorno
TERMOLI. Vita da operai, tragitti da pendolari, disguidi insopportabili, sicurezza a ramengo.
Quattro lati di una vicenda che ormai ha davvero travalicato il limite della decenza.
Ci riferiamo ai lavoratori molisani che partono da Termoli, al Terminal bus di via Martiri della Resistenza, per raggiungere lo stabilimento Sevel di Atessa, nella val di Sangro.
Troppo spesso giungono segnalazioni di guasti che impediscono ai pullman di recarsi a destinazione senza intoppi, torpedoni della ditta molisana Atm.
Ecco l’ultima testimonianza.
«Nella giornata di oggi siamo rimasti a piedi due volte, all’andata alle ore 4:40 siamo arrivati a San Salvo per prendere i colleghi che lavorano con noi alla Sevel e nel ripartire il cambio non andava più, fortunatamente dopo vari tentativi dell'autista è andato, così ci siamo diretti al magazzino dei bus facendo un cambio, ripartiamo e arriviamo a lavoro alle 6:20 in ritardissimo.
Uscita delle 13:45, aspettiamo il bus ed è l'ultimo ad arrivare alle 14:10, saliamo sul pullman e neanche 5 minuti dopo c’è la comunicazione dell'autista di scendere, perché l'autobus non è in grado di partire. Scendiamo arrabbiati e veramente scocciati, che dopo tutti questi articoli nessuno fa niente per garantire un servizio buono nonostante i contributi della regione stanziati siamo al collasso totale.
Chiediamo in primis un risarcimento delle ore mancate in azienda, una risposta dalla Regione immediata, perché dopo che questa ditta percepisce contributi con un servizio pessimo, una percentuale altissima di guasti sui mezzi, vogliamo spiegazioni, un intervento immediato di chi ci governa in Molise».
Ma a quale Regione, quella uscente o quella in attesa di entrare? La proclamazione attende, i problemi si radicano.