Maria Amato: io sto a sinistra, ma la voglio dentro il PD
Politica
di
redazione
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VASTO. Sul suo profilo Facebook l'onorevole Maria Amato commenta l'intensa giornata vissuta ieri a Roma dove ha preso parte all'Assemblea Nazionale del Partito Democratico. A chi le chiede da che parte sta Maria Amato risponde: "Mi ricorda la prima domanda che mi hanno fatto, arrivando a Vasto: A chi appartieni? Mi piacerebbe non dover scegliere una parte, perché significherebbe che è fuori dal PD, e io l'idea di pluralità è quella che ho amato di più. Ma so e non faccio fatica a dirlo che resto sempre dalla stessa parte, io in assemblea nazionale ci sono andata prima per la mozione Bersani e poi per la mozione Cuperlo, e Bersani è stato un segretario di cui ho condiviso la visione e a cui ho voluto bene, a Renzi l'ho rispettato. Due interventi di pathos, due ex segretari, a chi mi chiedeva "se c'è la scissione con chi stai?" ho cercato di raccontare l'emozione di sentire il tono accorato di Fassino, e quello pacato di Veltroni. E niente. Da che parte stai? A sinistra, sto a sinistra, ma la voglio dentro il PD. Poi la resa: sono sulle posizioni di Orlando, mi piace il suo parlare diretto, quella sicurezza tradita dal gesto di mettere e togliere gli occhiali, la mancanza di ipocrisia, il richiamo alle periferie e ai fragili. "..spesso i nostri circoli (PD)sono pedine su scacchiere che sono utilizzate da qualcuno in virtu' della costruzione di filiere per il futuro...Andrea Orlando " E poi il mio pensiero più vero: il destino del singolo è piccola cosa rispetto al destino collettivo. In un contesto così serio, di equilibrio precario, con tutte le possibili ripercussioni sull'Italia, io da che parte sto, è ben poca cosa. E dopo tanto tempo, una assemblea di emozioni e di passioni, che in fondo non va male".