Importante confronto su 'Il futuro delle spiagge': "La politica deve avere la forza di decidere"

IMPRESE BALNEARI lun 19 febbraio 2018

Casalbordino I candidati alle prossime elezioni politiche si sono riuniti per un confronto sulle imprese balneari

Politica di La Redazione
2min
Incontro con i candidati alle prossime elezioni politiche sul tema "Il futuro delle spiagge" ©Vastoweb
Incontro con i candidati alle prossime elezioni politiche sul tema "Il futuro delle spiagge" ©Vastoweb

CASALBORDINO. Ieri pomeriggio i candidati alle prossime elezioni politiche si sono riuniti nell'Hotel Sporting di Casalbordino per un importante confronto sul tema "Il futuro delle spiagge".

Organizzato dall'associazione A.Mare con Fiba Confesercenti e sib Confcommercio, i rappresentati hanno dibattuto sul tema della riforma del sistema normativo, il "doppio binario" a favore degli interessi economici e dei diritti delle imprese balneari, il confronto con i paesi dell'Unione Europea, i canoni delle concessioni balneari e l'erosione costiera.

Nel corso dell'incontro sono intervenuti: Luciano D’Alfonso (PD), Enrico Di Giuseppantonio (Noi per l’Italia), Federica Chiavaroli (Civica Popolare), Tiziana Magnacca (Forza Italia), Massimo Carugno (Insieme), Luigi Comini (Fratelli d’Italia), Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino, Simone Lembo, direttore provinciale Confesercenti Chieti, Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti, Riccardo Padovano, presidente del Sib Confcommercio, Nicola Bussoli, presidente di A.Mare Casalbordino e Giuseppe Susi, presidente di Fiba-Confesercenti.

"Ci sono tutta una serie di provvedimenti da proporre a favore delle imprese balneari - sostiene il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, candidata di centrodestra al Parlamento - una legge quadro che deve essere funzionale da legge delega del governo per riordinare il sistema balneare partendo dalla qualificazione giuridica dell'impresa balneare fino alla trattazione del tema dei rinnovi per le aziende già esistenti e per l'evidenza pubblica per quelle aree ancora da dare in concessione. La politica deve avere la forza di decidere e di assumersi le proprie responsabilità se vuole essere definita con la "P" maiuscola. Bisogna dare risposte alle nostre imprese, ai tanti giovani che abbandonano il nostro paese per cercare lavoro e se per fare questo si assumono provvedimenti che i populisti criticano, bisogna farlo ugualmente. Ciò che noi siamo chiamati a fare come amministratori è tutelare, custodire, conservare e implementare il bene pubblico anche se a qualcuno che appare miope può sembrare non adeguato in quel modo. Bisogna guardare a ciò che è giusto per le nostre imprese perchè le imprese balneari fanno parte di una fetta importante dell'economia turistica."

"E' necessario confrontarsi con la direttiva Bolkestein - prosegue Enrico Di Giuseppantonio ('Noi per l'Italia') - non è un provvedimento che possa aiutare tantissime imprese familiari che gestiscono parte del demanio balneare del nostro territorio, questo significa far perdere posti di lavoro, indebolire l'organizzazione del turismo balneare e creare disparità rispetto ad altre categorie. Noi siamo venuti per confrontarci con tutti i balneatori abruzzesi per dire loro che in Parlamento dovremmo rappresentare coerentemente e correttamente le loro richieste ed esigenze e confrontarci anche con l'Europa. Non credo che si possa chiudere così un capitolo importante che riguarda soprattutto la storia della balneazione italiana."

Quanto al problema dell'erosione, Di Giuseppantonio aggiunge: "Ho detto al Presidente della Regione Abruzzo che avrebbe dovuto fare una programmazione organica per intervenire sull'intero territorio da Martinsicuro a San Salvo, ma questo non è stato fatto e capire dove intervenire urgentemente, facendo operazioni intelligenti senza sperperare soldi, perchè ci sono parti della costa abruzzese soggette ad un'erosione insopportabile che mette in discussione l'economia turistica di molte località."

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