Gianluca Castaldi presenta una doppia interrogazione su nomine ASI

AGENZIA SPAZIALE ITALIANA ven 22 giugno 2018

Vasto Chiarimento sulla possibile presenza di “inutili aggravi economici” e di vantaggi “personalistici e di favore”

Politica di La Redazione
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Castaldi ©Web
Castaldi ©Web

VASTO. Il senatore Gianluca Castaldi (M5S) ha depositato in Parlamento due interrogazioni relative all'ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

Il primo atto di sindacato ispettivo (n° 4-00244) riguarda la nomina del prof. Roberto Battiston a presidente dell'ASI.

Il prof. Battiston, si legge nell'interrogazione, il 21 settembre 2016 viene nominato dall'Università degli studi di Trento come “professore con doppia appartenenza”, in uscita presso l'ASI. Il trattamento economico del prof. Battiston è di 135.392,00 euro annui, trasferiti dall'Asi all'Università degli studi di Trento. La data si scadenza di tale convenzione è stabilità al 16 maggio 2018.

Il 1° febbraio 2018, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, pubblica l'avviso di chiamata pubblica alla candidatura per presidente e componente del cda Asi. Il limite per la presentazione delle domande è stabilito al trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell'avviso.

Il 9 maggio 2018 viene confermato il prof. Battiston quale presidente dell'ASI.

Alla luce di questi fatti, l'interrogazione del pentastellato Castaldi chiede al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, se siano ravvisabili eventuali conflitti di interesse e irregolarità

La seconda interrogazione (n° 4-00245) si occupa delle nomine seguite al bando di concorso n. 16 del 2017, "Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la copertura di n. 4 posti a tempo indeterminato presso l'Agenzia Spaziale Italiana nel profilo di Dirigente Tecnologo, del livello professionale I".

Nell'interrogazione vengono specificate le caratteristiche delle posizioni da assegnare e i requisiti professionali per potervi accedere, evidenziando una incongruenza nei titoli di studio richiesti.

Mentre per la posizione DT3 viene richiesta una laurea in “Ingegneria, tutte le classi, o in Scienze Politiche (o equipollenti)”, per la posizione DT4 si richiede una laurea in “Ingegneria aerospaziale o in Scienze Politiche (o equipollenti)”. E' “assolutamente incomprensibile”, si legge nell'interrogazione “se non per ragioni eminentemente personalistiche e di favore, che per la posizione DT3 siano state richieste lauree che paiono in alternativa tra di loro”.

Inoltre, nonostante i requisiti per la posizione DT1 (concorso 16/2017) fossero così ipoteticamente generalisti, in tutta Italia solo due partecipanti sono stati ammessi all'orale, uno dei quali non si è poi neppure presentato. Una situazione anomala che solleva il sospetto di un copione già scritto e di requisiti pensati per favorire un vincitore predestinato.

L'interrogazione passa poi in rassegna la composizione delle commissioni esaminatrici per le varie posizioni aperte, nonché le variazioni, le dimissioni e le sostituzioni dei membri delle suddette commissioni, avvenute fra il 2017 e il 2018.

Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca viene dunque chiesto di valutare una “presenza di eventuali ostacoli” alla “garanzia di imparzialità, economicità e celerità di espletamento dei concorsi pubblici”, nonché di verificare la “presenza di conflitti di interesse” fra i soggetti coinvolti in qualità di presidenti, componenti e segretari delle commissioni esaminatrici.

L'atto ispettivo richiede, inoltre, un chiarimento sulla possibile presenza di “inutili aggravi economici” e di vantaggi “personalistici e di favore”.

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