Gioco d'azzardo, M5s: "Tra Chieti e Pescara bruciato oltre 1 miliardo"

LUDOPATIA mer 06 dicembre 2017

Vasto Riduciamo le sale slot

Spalla di La Redazione
3min
Gioco d'azzardo ©Gds.it
Gioco d'azzardo ©Gds.it

ABRUZZO. In Abruzzo, dati dei Monopoli alla mano, nel 2016 sono stati bruciati oltre 2,5 miliardi in gioco d’azzardo, di cui 660 milioni in provincia di Chieti e 654 milioni in provincia di Pescara. E' l'ora che i Comuni si organizzino per produrre atti di indirizzo a contrasto del gioco d'azzardo, in modo tale da limitare le sale slot presenti sul territorio.

Parliamo di miliardi di euro inghiottiti da un settore improduttivo per la collettività, miliardi che potrebbero essere spesi nell’economia reale, uno spreco che provoca un danno concreto per il commercio e l’indotto di piccole imprese virtuose.

Una spesa pro capite per ogni abitante pari a 1944 euro a persona e ben 4.548 euro a famiglia, 379 euro al mese.

Se si considera che per l’Istat la spesa mensile pro capite delle famiglie abruzzesi nel 2016 era pari a 2.158 euro mensili, dei quali il 18% in alimentari e bevande (388 euro), risulta che viene bruciato in azzardo una cifra analoga a quella per mangiare e bere. Un dato più che allarmante, in una terra che fa del lavoro e della famiglia il suo valore. Lo ripetiamo, sono dati Istat: ogni mese mediamente le famiglie abruzzesi spendono in alimentari, incluse bevande alcoliche, 388 euro. 379 euro vanno nell'azzardo. Ogni euro bruciato nel tentare la sorte in Slot, Vlt, Online, Gratta e Vinci è denaro sottratto all’economia sana e produttiva. Non si generano e non si salvaguardano posti di lavoro, anzi se ne perdono, come ha ben spiegato l’economista Maurizio Fiasco della Consulta anti-Usura della CEI.

UN FINTO GUADAGNO PER LO STATO: INCASSI DEL 10-11%, A CUI AGGIUNGERE MANCATA IVA SU CONSUMI, COSTI SOCIO-ECONOMICI

Non ingannino le cosiddette “vincite”, come evidenziano ricerche da noi pubblicate in altri Comuni (ad esempio Reggio Emilia http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2017/10/28/news/reggio-emilia-in-un-anno-bruciati-765-milioni-nel-gioco-d-azzardo-1.16050194) dove siamo riusciti ad ottenere anche i dati disaggregati nei Comuni (con accessi agli atti li abbiamo richiesti e siamo in attesa anche per i Comuni dell’Abruzzo), dove si evidenziano entrate per lo Stato pari solo al 10-11% del giocato. Gran parte di quanto “vinto” rientra, come un gatto che si morde la coda, sempre nello stesso gito dell'azzardo

Chi “vince” rigetta subito nel gioco le somme illudendosi di poter ‘sbancare’. A questo vanno poi aggiunti i costi socio-sanitari e la mancata Iva sui consumi per beni di consumo (chi spreca nell’azzardo non spende per altri beni).

CHIETI : 660 MILIONI DI EURO - 4.066 EURO SPESA PER FAMIGLIA A EURO, 1697 PRO CAPITE

In provincia di Chieti, nel 2016, secondo i dati dei Monopoli si è azzardato per 660.698.161 euro. La spesa pro capite per famiglia è stata di 4066 euro ( 338 euro mensili), 1697 euro quella pro capite. In Slot sono stati azzardati 157 milioni di euro, in VLT 165 milioni, e ben 120 milioni in online. Oramai scomparso il Totocalcio, fermo a 110.650 euro.

PESCARA: 654 MILIONI EURO - 4834 EURO FAMIGLIA, 2.036 EURO PRO CAPITE

In provincia di Pescara, nel 2016, secondo i dati dei Monopoli si è azzardato per 654.446.346 euro. Dati record La spesa pro capite per famiglie pescaresi è stata a 4.834 euro (402 euro mensili) , 2.036 quella pro capite. Sono dati allarmanti. Si azzarda molto di più in Abruzzo che in regioni ricche come il Veneto e l’Emilia Romagna. In Slot e Vlt e online va oltre il 60% dell’azzardato: infatti sono stati azzardati 138 milioni di euro,178 milioni in Vlt ,126 milioni online, 41 milioni in scommesse, 64 in “Gratta e Vinci”, 60 in Lotto, 20 in Bingo. Il Totocalcio e simili hanno totalizzato neanche 191.231 euro.

RICICLO DENARO SPORCO

In questo allarmante quadro c’è inoltre il flusso di denaro che viene ripulito dalle mafie, anche nelle VLT-Slot-Online formalmente legali, che poi si scoprono sempre più spesso legate a società vicine a ‘ndrangheta, camorra e mafie.

CON NUOVE NORME INTERCETTAZIONI STOP A INDAGINI SU AZZARDOPOLI

Ma la cosa più grave è questa: la stretta sulle intercettazioni voluta da governo e maggioranza, come ha pubblicamente denunciato oggi il Procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, impedirebbe anche indagini come quelle che hanno sgominato (tramite il sistema ‘trojan’) una vasta rete di gioco d’azzardo illegale in 24 sale di Toscana, Marche, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna. Un giro per cui sono stati arrestati ai domiciliari sette indagati nell'inchiesta 'Doppio jack' della guardia di finanza di Firenze.

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