A Cupello un'esplosione di musica ed energia con Lo Stato Sociale
Cupello La band arrivata seconda a Sanremo ha fatto ballare il pubblico senza sosta
CUPELLO. In tanti ieri sera in Piazza Garibaldi a Cupello per il concerto de Lo Stato Sociale. La band arrivata seconda a Sanremo 2018 ha fatto ballare e divertire il pubblico, in mezzo al quale c'erano adulti, bambini e anziani. "Un pubblico fatto di persone di ogni età e di ogni estrazione sociale", ha esordito Lodovico Guenzi, una delle voci del gruppo, sottolineando la bellezza della diversità e il fatto di poter arrivare davvero a tutti con la propria musica.
Un concerto dinamico, con i 5 protagonisti che hanno saputo tenere il palco alla grande, fra una canzone e una riflessione sulla società, sulla politica, sul lavoro che contraddistinguono la nostra quotidianità. Una band apprezzata proprio per questo, per il suo modo di affrontare questioni tabù senza peli sulla lingua, rappresentando un punto di riferimento soprattutto per le nuove generazioni.
Poche le canzoni note, ma c'è chi Lo Stato Sociale lo seguiva anche prima di Sanremo e quindi ieri sera ha cantato e ballato ogni brano senza sosta. Fra quelli riproposti "In due è amore e in tre è una festa", "La musica non è una cosa seria", "Facile", "Amarsi sfortuna", "Eri più bella come ipotesi".
Verso la fine del concerto anche un pezzo che ha voluto ricordare Federico Aldrovandi, il 18enne ucciso nel 2005 da quattro poliziotti rimasti impuniti e a lui la Band dedica in ogni concerto un pensiero con la canzone "Abbiamo vinto la guerra" e una scritta bianca di polistirolo che recita "Aldro Vive".
Il concerto di Piazza Garibaldi è stato chiuso con il pezzo più noto che è stato portato sul palco dell'Ariston "Una vita in vacanza", che ha fatto ballare il pubblico cupellese dall'inizio alla fine.