Sui banchi al 50%: "Auguro un buon nuovo inizio, la scuola è sempre pronta"
Vasto "La scuola è pronta a ripartire ancora una volta in presenza, così come lo siamo stati per sostenere al meglio la DaD"
VASTO. Tornano sui banchi di scuola superiore gli studenti abruzzesi in questo lunedì 11 gennaio.
Sono solo tre le Regioni, tra cui Toscana e Valle d'Aosta, che si sono uniformate alla data decisa dal Governo. Nelle restanti, il rientro è stato procrastinato al 18.
Come si sono organizzati gli Istituti vastesi ce lo ha spiegato la dirigente dell'Itset Nicoletta del Re.
"Gli studenti frequenteranno in presenza al 50%. Ciò significa, nel nostro caso specifico, che i due indirizzi, Tecnologico ed Economico, si alterneranno in questa prima settimana di lezioni".
Tre giorni gli alunni si recheranno, dunque, fisicamente in classe e tre, invece, resteranno a studiare a casa.
Questo almeno fino a sabato 16.
La decisione su ciò che si farà nella settimana successiva verrà presa in concomitanza con l'evolversi della situazione stessa.
"D'altronde le misure di contenimento adottate sinora hanno avuto effetti benefici sull'andamento dell’emergenza sanitaria e bisogna continuare a fare il possibile affinché le cose migliorino definitivamente, anche grazie alla campagna vaccinale", spiega la Del Re.
Sì, perché su questo fronte il dibattito è assai duro soprattutto per quanto riguarda il mondo scuola, che per ora non figura tra le priorità. È indubbio, infatti, che dopo i dipendenti della sanità, cui spetta la corsia preferenziale, aule e corridoi sono i luoghi più deputati alla diffusione del virus.
E il ministro per le Regioni, Francesco Boccia, secondo alcune agenzie di stampa, sta valutando la modifica del Piano vaccinale "per inserire la profilassi anti Covid di docenti, non docenti e alunni già da marzo o al più tardi aprile".
E la dirigente conclude: "Ai ragazzi auguriamo un buon nuovo inzio.
La scuola è pronta a ripartire ancora una volta in presenza, così come lo siamo stati per sostenere al meglio la DaD. Quest'ultima non può certamente sostituire ciò che avviene in classe ma gli insegnanti si sono impegnati il più possibile per evitare gap formativi. Bisogna tener presente che l'impegno per loro nella gestione dell'educazione mediata è maggiore. E sul fronte della sicurezza le famiglie devono stare tranquille in questa nuova fase di rientro, metteremo in atto tutti i protocolli del caso".