"Il mio bambino discriminato al Campus estivo perché autistico"

la storia ven 02 agosto 2024
Attualità di La Redazione
4min
​Autismo ©Web
​Autismo ©Web

ABRUZZO. Non si fa altro che parlare di politiche sociali, di integrazione, collaborazione, aiuto alle famiglie; ci si riempie la bocca con la parola “inclusione”. Ma dove la si trova o la si vede questa inclusione?

Ecco quanto è avvenuto nel proprio comune alla signora Lina Fabrizia D’Ettorre:

“La mia storia è come tante altre storie. Ho deciso di raccontarla provando a dare nuova voce e coraggio anche a chi non ha più forze per lottare, muovendo magari un pò di sensibilità pubblica, muovendo quegli animi che si dicono per il sociale ma che rimangono immobili nella loro quotidianità che non deve essere turbata dalle “pretese” delle famiglie di un bambino autistico.

Sì il mio bambino è autistico, ma di un’intelligenza e sensibilità fuori dal comune. Per lui le terapie prevedono interventi che riguardano la comunicazione e la socializzazione, ma sembra che nel mio comune, quello di Ortona, non ci sia spazio affinché lui abbia un’infanzia felice e normale come riservata a tutti gli altri bambini, quelli che in troppi chiamano “normali”. Perché?

Nel mio Comune un anno fa il mio bambino veniva rifiutato da tutti i campi estivi per via dell’assenza del controllo sfinterico nonostante fosse un bimbo certificato dalla legge 104 art.3 comma3 con accompagnamento, oggi il problema non è il controllo sfinterico risolto con l’aiuto delle terapie ma altro.

Rifiutato allora nel mio Comune di residenza tramite la cooperativa l'Ancora Sociale, la scorsa estate, quella del 2023, sono riuscita a farlo partecipare al Campus estivo con sede a Lanciano. Un miracolo! Da metà luglio fino agli inizi di settembre mio figlio ha potuto frequentare un campus estivo dove c'era la continuità di cui lui ha bisogno per ambientarsi, iniziare a socializzare ed entrare a far parte del gruppo. Tutto ciò con grandi sacrifici. Siamo di Ortona e lavoro al lato opposto della stessa regione!

Arriviamo così a pensare a come organizzare, una volta finita la scuola, l’estate 2024. Quest'anno, presso la stessa cooperativa, ho iscritto il bambino, tramite mail fatta il 14 maggio chiedendo di potergli far frequentare il campo estivo per il periodo luglio-settembre.

Dopo un lungo periodo di silenzio vengo avvisata (a fine giugno precisamente il 24) che mio figlio non avrebbe potuto partecipare al campus per esubero delle domande e che avrei potuto iscriverlo a partire da fine luglio.

Purtroppo le comunicazioni non sono terminate qui. Successivamente vengo avvisata che avrei avuto la possibilità di iscrivere mio figlio nel periodo compreso dal 22 luglio al 2 agosto.

Un duro colpo per me che ormai non avevo più possibilità di iscriverlo altrove per permettere a lui il sacrosanto diritto di essere incluso come tutti i bambini ad attività estive, e per me che devo lavorare per mantenerlo, una situazione di difficile comprensione poiché sono certa di essere stata una delle prime ad iscrivere il proprio figlio al Campus, se non la prima.

Tutto ciò mi fa pensare che mio figlio sia stato discriminato perché autistico e per la mancanza di preparazione degli operatori a riguardo, il mio pensiero è esasperato dalla mancanza di risposta alla pec che ho inviato in data 27/6/24 chiedendo spiegazioni e per il quale ho avvisato anche l' assessore alle politiche sociali personalmente il 9/7 tramite pec.

Ad oggi nonostante la pec e la mancata presenza del bambino al campus, non sono stata contattata dalla Cooperativa e nemmeno dall'assessore alle politiche sociali.

 Chiedo un intervento immediato e spiegazioni su quanto accaduto. Concretezza, fatti, soluzioni ai problemi di noi genitori. Non solo belle parole: integrazione, inclusione di cui tutti si riempiono la bocca ma nessuno sembra essere in grado da dargli una concreta attuazione.

È inammissibile e vergognoso che nel 2024 sia ancora vivo un pensiero becero e arcaico dietro l’autismo e che siano totalmente assenti politiche sociali fatte di ascolto delle famiglie, di accoglienza e di aiuti veramente concreti.”

Come associazione che segue questa famiglia ormai da anni, Asperger Abruzzo deve purtroppo riconfermare quanto scritto da questa famiglia, di fatto lo scorso anno il bambino è stato discriminato perché un bimbo autistico di livello 3 art.3comma3 con accompagnamento portava a 4 anni ancora il pannolino, e quest’anno, nonostante la prematurissima iscrizione, si è fatto ancora in modo di lasciarlo a casa gettando in piena estate la famiglia nel panico, sia per l’organizzazione degli stessi che non possono perdere il lavoro con cui vivono e mantengono il bambino, sia nella ricerca di un luogo inclusivo che possa permettere a questo bambino la socializzazione di cui ha vitale necessità. Tutta la nostra associazione è indignata da quanto è accaduto, soprattutto perché la Cooperativa in questione ha in appalto con questo comune l’Assistenza Educativa nelle scuole e il comune avrebbe potuto garantire sempre tramite la Cooperativa, un rapporto 1:1 per permettere a questo bimbo di essere incluso per tutta la durata del Campus. Con i diritti che gli vengono concessi da questo Stato.

Abbiamo deciso di rendere pubblica questa storia per combattere i muri che limitano i nostri bambini nel vedersi riconosciuto un posto in questo mondo che dovrebbe appartenere a tutti i suoi abitanti, soprattutto quando la politica si riempie la bocca con parole sensibili utili solo alle propagande elettorali.

Ci auguriamo che il Comune di Ortona, per il prossimo anno, sia in grado di accogliere finalmente questo bimbo e tutti gli altri bimbi con le sue stesse necessità.

Così, Marie Helena Benedetti, Presidente dell'associazione Asperger Abruzzo.



Vastoweb.com Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 01/2009 del 9/01/2009 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Federico Cosenza

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Vastoweb.com. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione