Comitato in difesa del San Pio: "La politica è assente, il diritto alla sanità non ha appartenenza"

L'ANALISI sab 10 febbraio 2018

Vasto "La sala emodinamica è una farsa, la gastroenterologia è stata declassata e la cardiologia è in uno stato fatiscente"

Attualità di La Redazione
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Conferenza del Comitato in difesa del "San Pio" ©Vastoweb
Conferenza del Comitato in difesa del "San Pio" ©Vastoweb
Comitato in difesa del San Pio "L'emodinamica così è una farsa, declassata la gastroenterologia"

VASTO. Il comitato "Io sto con l'ospedale" si è riunito per fare il punto della situazione dopo l'incontro avuto con il direttore della Asl Pasquale Flacco. Ad aprire la conferenza è stato l'avvocato Arnaldo Tascione che ha spiegato le ragioni della convocazione odierna. Successivamente ha preso la parola il dottor Antonio Spadaccini il quale ha ribadito la problematica del declassamento della Gastroenterologia di Vasto e più in generale quanto detto da Flacco in riunione tra cui le rassicurazioni sull' OBI (Osservazione Breve Intensiva), che finalmente avrà il personale infermieristico e quindi potrà entrare in funzione.

La dottoressa Antonietta Ottaviano sull' emodinamica ha affermato : "Dire che ad ottobre sarà pronta l'emodinamica è fumo. Non basta una sala con l'angiografo, ma bisogna prevedere il personale e la durata delle procedure. La Cardiologia va ristrutturata, prima di programmare l'emodinamica perché vi sono gravi deficit. L'ospedale di Vasto merita un'attenzione particolare, noi gli abbiamo fatto notare cosa non andava, sono arrivate le sue rassicurazioni, ora attendiamo".

Successivamente ha preso la parola il dottor Russo, ex primario del pronto soccorso di Vasto: "La mia rabbia deriva dal fatto che si sta gettando a mare la professionalità. Voglio dire all'assessore Paolucci che questo comitato vigilerà quotidianamente sull'ospedale. Noi tecnici ora ci batteremo per questo, fino ad ora ci hanno preso in giro. Non c'è nessuna delibera per ospedale di Vasto da 4 anni. Ho chiesto con diverse lettere la camera calda, non ho mai avuto nessuna risposta. Siamo un'area in espansione, Vasto e San Salvo contano 70 mila abitanti, ci devono dare quello che chiediamo."

Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca ha detto: "Noi siamo qui come cittadini e sindaci. Il nostro territorio è sotto attacco. Mi sento molto presa in giro dopo l'incontro che il comitato ha fatto con Flacco. E' stato confermato quello che non va nell'ospedale, e le risposte sono state vaghe. Sull'emodinamica il culmine della presa in giro. È una farsa, anche il Molise si è risentito. Intanto bisogna lavorare come sta facendo il comitato che deve essere sostenuto dai cittadini e anche dalla amministrazione di Vasto, bisogna insistere."

La consigliera di minoranza, Alessandra Cappa, ha dichiarato: "All'ospedale di Vasto mancano strumenti e uomini, c'è carenza di personale e strumentazione. La politica se ne dovrebbe occupare. Armiamoci e partiamo, facciamo che il nostro diritto alla salute ce lo andiamo a prendere se non ce lo vogliono dare."

"Il comitato sta crescendo su tutto il territorio, i primi risultati stanno arrivando - ha detto Giuseppe Tagliente. La politica è assente, nemmeno uno dei candidati invitati è venuto. Questo rimarca la lontananza della politica e le problematiche del territorio. Possibile che un comitato deve chiedere un incontro al direttore Flacco e i partiti si sentono estranei a questa problematica? È un territorio dei più importanti, ma alla politica sfugge. Ci auguriamo che vengano prese in considerazione le nostre richieste. Noi andremo dritti al cuore del problema ovvero la tutela del nostro ospedale. La salute non ha colore e noi tutti ce ne dobbiamo occupare".

Infine la dottoressa Pina Pace si è espressa sulla medicina del territorio: "Per garantire l' h12 eravamo 12 medici ora 11, uno è andato in pensione e non è stato reintegrato. Prossimamente ne andranno in pensione anche altri, ci auguriamo che medici già in convenzione possano entrare presto. Nella nostra struttura alla fine diventeremo 10, poi 7-8. Se la Asl non ha questa sensibilità, dobbiamo tornare al sistema del medico di base. Abbiamo dato lavoro a nostre collaboratrici, sia a personale infermieristico e di segreteria, ma li dovremo licenziare perché non riusciamo a supportarli se non vengono reintegrati dei medici. Nelle Asl di tutta Italia è normale reintegrare un nuovo medico quando un altro va in pensione".

Alla conferenza hanno preso parte anche Saverio Di Giacomo, sindaco di Monteodorisio e Emanuele Marcovecchio, sindaco di Cupello.

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