Cataratta congenita, la Asl ha avviato anche a Vasto lo screening nei neonati

riflesso rosso mer 16 maggio 2018

Vasto La Asl Lanciano Vasto Chieti ha acquistato quattro oftalmoscopi

Attualità di La Redazione
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Cataratta congenita, la Asl ha avviato anche a Vasto lo screening nei neonati ©Stefano Ferrandi
Cataratta congenita, la Asl ha avviato anche a Vasto lo screening nei neonati ©Stefano Ferrandi

VASTO. La Asl Lanciano Vasto Chieti ha acquistato quattro oftalmoscopi a luce diretta per l'esame oculare del riflesso rosso nei neonati, avviato nei punti nascita degli ospedali di Chieti, Lanciano e Vasto per la diagnosi precoce della cataratta congenita. L’iniziativa è stata assunta dalla Direzione generale dell’azienda sanitaria in attuazione dal Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. La Società italiana di neonatologia (Sin) raccomanda l’esecuzione dell’esame in tutti i punti nascita. Referente Asl del progetto di screening oftalmologico neonatale è la neonatologa Patrizia Brindisino.

Sullo screening la Direzione generale ha recentemente avviato un proficuo dialogo con l’Associazione cataratta congenita Onlus (www.catarattacongenita.it), su segnalazione del socio abruzzese Alessio Lamonica.
L’esame veniva svolto da tempo a Lanciano, dove da settembre è stato esteso a tutti i nuovi nati. A Vasto è stato avviato a settembre. A Chieti lo screening oculare, eseguito dall'oculista, era riservato solo ai neonati pretermine a rischio di retinopatia del prematuro: da alcuni mesi il neonatologo esegue l’esame del riflesso rosso a tutti i nuovi nati.
La cataratta congenita è una patologia oculare infantile che colpisce il cristallino, la lente contenuta all’interno dell’occhio, rendendolo opaco e dunque riducendo in parte o del tutto la visione. L’incidenza nei Paesi industrializzati è da uno a sei casi ogni diecimila neonati. E’ la causa più comune di cecità infantile curabile. Può insorgere alla nascita o svilupparsi in particolare nei primi tre mesi di vita. La cataratta può manifestarsi in un solo occhio (monolaterale) o in entrambi (bilaterale). La diagnosi precoce - attraverso l’esame del riflesso rosso, una luce indirizzata nell’occhio del bambino da parte del medico utilizzando l’oftalmoscopio - aumenta le possibilità di recupero della funzionalità visiva. La cura consiste nell’asportazione del cristallino opacizzato.
Lo screening oculare è eseguito dal neonatologo prima della dimissione del neonato. Eventuali casi dubbi sono sottoposti a un esame di secondo livello affidato a un oculista, che è invece sempre eseguito nei neonati pretermine a rischio di retinopatia. Per rendere ancora più preciso e attendibile l’esame di secondo livello la Asl ha in fase avanzata le procedure per l’acquisto di un nuovo oftalmoscopio a luce indiretta binoculare. Per l’esame del riflesso rosso sono stati appositamente formati dirigenti medici degli ospedali di Chieti, Lanciano e Vasto.

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