All'Ufficiale di Marina Fernando Cianci il comando di una Task Force in Libia
Vasto Il contingente della Brigata Marina San Marco opererà in Libia per i prossimi sei mesi
VASTO. All'Ufficiale di Marina di Vasto il Capitano di Fregata Fernando Cianci è stato conferito un alto incarico, il comando di una Task Force in Libia. Ufficiale del Battaglione San Marco, in passato si è distinto in operazioni militari, al comando di reparti di fucilieri di marina, per il mantenimento della pace nei vari scacchieri di guerra nel mondo. Quest'ultimo è molto legato alla sua città e alla famiglia e quando può torna a far visita a parenti ed amici. Le circostante della vita lo hanno portato oggi nel medesimo posto dove il nonno Levino ha combattuto nel 1942/43.
Il sito della marina spiega così in cosa consiste l'importante operazione: "Si è concluso, qualche giorno fa, lo schieramento dei Fanti di Marina della Brigata Marina San Marco (BMSM), che nei prossimi sei mesi saranno impiegati in Libia nell'ambito della Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia. Il contingente assicurerà la sicurezza della base e dell'ospedale da campo italiano.
Il contingente, salutato alla partenza dal Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, è composto da 151 Fanti di Marina e da due unità cinofile della BMSM, addestrate alla difesa delle installazioni e alla ricerca esplosivi. Al comando del capitano di fregata Fernando Cianci, che è anche vice comandante della Task Force Ippocrate, il Task Group della Brigata Marina ha rilevato nell'incarico il Task Group del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari.
La Task Force Ippocrate, inquadrata nella Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT), schiera a Misurata una componente di comando/controllo e funzionamento logistica oltre ad una componente sanitaria (ospedale da campo) che, dall'inizio della missione, grazie alla collaborazione con i colleghi libici, ha alleviato le sofferenze di migliaia di pazienti, trattati sia nella struttura ospedaliera nazionale, sia nel corso delle numerose attività ambulatoriali svolte presso l'ospedale civile di Misurata.
La missione può contare, per la propria sicurezza, anche della protezione dal mare da parte delle unità navali dell'operazione Mare Sicuro dislocate nel Mediterraneo centrale.
Lo sforzo compiuto dai medici italiani ha rafforzato ulteriormente il già forte legame dell'Italia con la popolazione libica e dato ulteriore lustro e concretezza all'azione nazionale nel processo di ricostruzione della Libia."