Crepe al d'Avalos, Forte: «Finanziamento di 80 mila euro, evacuata una famiglia»
Vasto "Se non si troverà una soluzione il Comune dovrà farsi carico di trovare una sistemazione agli sfollati"
VASTO. Le crepe al muro di cinta dei giardini di Palazzo d'Avalos erano monitorate da tempo come del resto dimostrano i distanziometri posizionati sulle fessure. Negli ultimi giorni però queste ultime hanno subito un incremento e da qui è scattata la decisione da parte dell'Amministrazione comunale di Vasto di chiudere via Porta Palazzo onde evitare qualsiasi rischio per per la sicurezza dei cittadini vastesi ed in particolare dei residenti della zona(LEGGI).
La parte lesionata non è quella di recente ristrutturazione, ma quella più vecchia. Per effettuare i lavori complessivi di messa in sicurezza della zona secondo le stime dei tecnici ci vorrebbero 1 milione e 200 mila euro. Il Comune non ha la disponibilità economica per questo intervento ed i tempi per ottenere i finanziamenti sono tutt'altro che repentini.
Vista la situazione l'ente vastese ha scelto di adottare una soluzione tampone con il posizionamento di una rete metallica di protezione chiedendo un finanziamento di 80 mila euro alla Regione. La posizione scoscesa del muro tra l'altro complica non di poco l'intervento, facendo lievitare anche i costi visto che si dovrà intervenire dall'alto e non dal basso con una tradizionale impalcatura.
Il Vicesindaco Peppino Forte spiega cosa è stato fatto e cosa si farà per mettere in sicurezza l'area: "Appena ci siamo accorti attraverso i sensori posti dai tecnici incaricati dall'Amministrazione di controllare i muri sottostanti i giardini di Palazzo d'Avalos abbiamo chiamato la Protezione civile, quindi il Genio Civile che è immediatamente giunto a Vasto. Devo dare atto all'ingegner Masciarelli che in poco più di un'ora e quarto è arrivato a Vasto e dopo una serie di sopralluoghi è stato deciso di fare evacuare l'unica famiglia che abita sotto il palazzo e di chiudere quella strada a scopo precauzionale, anche se ad oggi pericoli non ce ne sono.
Si è deciso di chiedere alla regione Abruzzo un contributo pari a 80 mila euro per la posa in opera di protezioni metalliche per il mantenimento del muro onde evitare lo scivolamento verso valle. Secondo la Protezione Civile ci vorranno almeno 2 mesi, servirà una regolare gara di appalto. Questo lavoro deve essere realizzato da imprese specializzate.
Per la famiglia evacuata, se non troverà allocazione presso i propri cari, il Comune dovrà farsi carico di trovare una sistemazione e questo diventerebbe un problema soprattutto per i costi che andrebbero a gravare sulle casse del nostro ente".
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