Sanità: «Salta a data da destinarsi visita ginecologica fissata cinque mesi prima»
Vasto "La sanità pubblica in Abruzzo e in particolare nella ASL2 non funziona come dovrebbe"
VASTO. Giunge alla nostra redazione la lettera di un cittadino che denuncia il malfunzionamento della sanità pubblica abruzzese a seguito del rinvio a data da destinarsi di una visita ginecologica fissata 5 mesi prima:
"Mia moglie dall’anno 2016, a seguito di analisi, lamenta una formazione abnorme di “emazie”. Nel tempo – secondo le indicazioni mediche specialistiche – sono state fatte analisi e accertamenti, che, significativamente, riassumo come segue:
A) Ginecologia: · HPV test · Esami citologici
B) Urologia: · Ecografie renali · Cistoscopia · TC addome con e senza mdc · Ecografia bidimensionale
Tutte con esito negativo o prive di indicazioni utili a risolvere il problema.
A luglio c.a., su suggerimento del del dr. De Lucia – reumatologo presso l’ospedale di Atessa – è stato effettuato un tampone che ha rilevato “Alta Carica Streptococcus Agalactiae”.
La cura antibiotica indicata dal medico di base e ripetuta per ben tre volte – dopo altrettante analisi di controllo positive – non ha eradicato il batterio e, conseguentemente, è stata richiesta la visita specialista ginecologica che, a seguito della impegnativa del 17 luglio 2018, venne fissata a cinque mesi, ossia al 14 dicembre 2018.
Oggi, 13 dicembre, una telefonata del reparto di ginecologia mi informa che la programmata visita in questione è spostata a data da destinarsi.
Alla mia richiesta di chiarimenti vengo messo in contatto con il Dr. Biondelli che mi chiarisce come a causa dell’organico sottodimensionato – in rapporto al carico di lavoro – sia possibile assicurare solo il servizio di emergenza e di assistenza ai ricoverati. Pertanto, in tale situazione, a Ginecologia, vanno in sofferenza le attività ambulatoriali.
Il dr. Biondelli, presa coscienza delle mie ragioni – e con la presente lo ringrazio – malgrado l’oggettiva difficoltà operativa del reparto si è fatto carico personale di esaminare il problema.
TANTO PREMESSO,
dato atto che il singolo problema - che nasce da una disfunzione generale - non può, di routine, essere risolto grazie alla buona volontà e disponibilità individuale del personale medico, non posso esentarmi dal mettere in evidenza come la sanità pubblica in Abruzzo e in particolare nella ASL2 non funziona come si vorrebbe. Ciò nonostante i proclami di efficienza ed efficacia, gli annosi interventi di ristrutturazione, le ricorrenti riorganizzazioni, le economie di scala soventemente rivisitate, le analisi costi/benefici oggetto di report trimestrali, le pubblicazioni dei parametri indicativi del presunto miglioramento della qualità percepita del servizio.
Infatti è di tutta evidenza che tra necessità dell’utenza e capacità di erogare il servizio richiesto vi è uno scollamento temporale che ormai è quantificato in “a data da destinarsi”.
Tanto è mio dovere segnalare per senso civico e contributo costruttivo."
E. M. M.