La forza di Andrea, campione di tennis sulla sedia a rotelle
Vasto La sua testimonianza durante la presentazione del progetto "SportAbilità"
VASTO. E' stato presentato ieri in Comune il progetto "SportAbilità: 4 elementi per l'inclusione" di cui è capofila l'Anffas onlus di Vasto. Tanti interventi, tutti profondi e meritevoli di attenzione, ma uno in particolare ha stregato i presenti: quello di Andrea Silvestrone, campione di tennis paralimpico che ha raccontato la sua storia di sportivo affetto da Sclerosi multipla.
La sua testimonianza è stata fondamentale per comprendere il senso del progetto che l'Anffas e i suoi partner - la Fondazione BCC della Valle del Trigno, l'Istituto Comprensivo I (Paolucci- Spataro) di Vasto, la Parrocchia San Paolo Apostolo di Vasto (e i partner esterni l'IIS E.Mattei di Vasto, il Comune di Vasto e il Comune di Pollutri) - stanno per mettere in campo.
SportAbilità è un progetto approvato dalla Commissione del Ministero delle pari opportunità riguardante l’avviso per il finanziamento di interventi finalizzati alla promozione di misure di inclusione in vari ambiti, fra cui quello sportivo.
È rivolto a tutte le persone con disabilità allo scopo di permettere loro di approcciarsi anche agli sport che normalmente gli sono preclusi. Le attività proposte permetteranno di incrementare la performance e le abilità motorie, prerequisiti fondamentali per lo sviluppo del cognitivo, senza tralasciare l’aspetto ludico dello sport. Gli sport chiamati in causa sono lo sci, la vela, il basket, il fitness in palestra, l'equitazione e il surf.
Andrea, con la sua tenacia e la sua determinazione, nonostante una malattia degenerativa per la quale ad oggi non esistono cure, incarna perfettamente l'ideale di chi non si arrende, di chi lotta per la propria autonomia, di chi ha fatto della sua disabilità il proprio punto di forza. Andrea gira il mondo grazie alla sua passione per il tennis, è stato campione italiano negli ultimi due anni collezionando emozioni indescrivibili. Questo giovane fa tanto volontariato, aiuta fisicamente e moralmente chi reputa più sfortunato di lui.
"Lo sport è metafora della vita, entrare in campo è mettersi di fronte a se stessi, alle proprie difficoltà e queste iniziative aiutano ad abbattere le barriere culturali. La malattia è una forma di precariato, cioè l'incertezza di ciò che avverrà nei giorni a venire, perché con la Sla ogni mattina senti che ti viene tolto qualcosa, ma chi di voi non vive qualche forma di precariato? L'handicap appartiene a tutti e non dobbiamo avere timore di affrontarlo."
Andrea e la sua storia danno coraggio a tante famiglie e a tante persone che vivono la sua stessa situazione. Ieri, alla presentazione del progetto c'era anche la sua splendida famiglia, composta da sua moglie e tre bambini. Sono intervenuti anche il sindaco Menna, gli assessori Lina Marchesani, Carlo Della Penna e Anna Bosco, il sindaco di Pollutri Antonio Di Pietro, la presidente dell'Anffas Vasto Paola Mucciconi, l'addetto stampa Patrizia Angelozzi, il dirigente scolastico del Mattei Nino Fuiano, il parroco di San Paolo don Gianni Sciorra, la progettista Pamela Di Vincenzo, la delegata dell'IC Paolucci la prof.ssa Rita Costantini e il professor D'Alessandro vicepresidente della Fondazione BCC Valle del Trigno.
L'INTERVISTA AD ANDREA SILVESTRONE: