A due anni da Rigopiano, Tinari: «Il dolore si accende sempre più»
Vasto Il papà di Jessica: "Parti dello Stato ci hanno danneggiato, è dura sapere che si poteva fare qualcosa lì e non si è fatto"
VASTO. Sono passati due anni dalla tragedia di Rigopiano, da quel maledetto 18 gennaio 2017 in cui persero la vita 29 persone. Tra loro c'era anche la vastese Jessica Tinari, che si trovava nell' Hotel in compagnia del fidanzato Marco Tanda. Due anni in cui le vite dei famigliari delle vittime sono cambiate per sempre, come confermato nell'intervista rilasciata a Vastoweb, da Mario Tinari: «Il dolore si accende sempre più».
Questo il racconto del papà di Jessica: "Purtroppo col tempo è sempre peggio, quello che sembrava un incubo è realtà, perché aumenta la consapevolezza che i ragazzi non torneranno. L'esistenza per me e per mia moglie non ha più senso, ma si va avanti per loro, vivendo alla giornata in onore dei ragazzi. Quest'anno ci sarà la seconda Commemorazione per i nostri 29 angeli, andremo sul luogo del disastro, saranno depositati dei fiori, ci sarà una fiaccolata alla chiesa di Farindola e dopo la messa andremo al Palazzetto dello sport di Penne. Le Istituzioni nazionali, regionali e provinciali si hanno lasciati soli, mentre a livello locale è arrivata solidarietà. In questi due anni non si sono interessate a noi, nessuno ci ha chiesto come stavamo e di cosa avevamo bisogno, anche dal punto di vista economico non abbiamo ricevuto sostegno per le nostre battaglie legali e per gli eventi che realizziamo. Ce la siamo cavati sempre da soli e sembra assurdo dopo quello che ci è successo. Il ministro Salvini, al quale abbiamo espresso le nostre problematiche, ha parlato di un possibile contributo economico, anche se non ci ha fatto promesse. Il sostegno economico non è un risarcimento, ma è uno strumento per permetterci di combattere ad armi pari contro parti dello Stato che ci hanno danneggiato. C'è un secondo filone delle indagini che riguarda la Prefettura, pare siano state nascoste delle telefonate, e ci rendiamo conto che siamo stati traditi dallo Stato. Questo ci rammarica e ci fa stare male, non ci possiamo fidare di chi dovrebbe proteggerci.
In Abruzzo il 10 febbraio si vota, la commemorazione è aperta a tutti ma speriamo di non essere strumentalizzati, noi siamo apartitici e che non si faccia propaganda. Per il futuro ci aspettiamo massima serietà da parte della Procura, ma aprire nuovi filoni di indagine richiede altro tempo. Se ne vale la pena va bene così, la Procura faccia il suo lavoro, noi siamo fiduciosi, anche se apprendere sempre nuovi sviluppi per noi è lacerante dal punto di vista emotivo. Ci sono tanti sospetti ed è dura sapere che si poteva fare qualcosa lì e non si è fatto".
IL PROGRAMMA DELLA COMMEMORAZIONE:
Farindola: Ore 10.00: ritrovo nei pressi del totem dell'Hotel Rigopiano per preghiera di benedizione
Ore 11.00: partenza fiaccolata da Contrada Mirri per la Chiesa Madre di Farindola
Ore 11.30: Santa Messa nella chiesa di San Nicola presieduta dall'arcivescovo Mons. Tommaso Valentinetti e concelebrata da Don Luca Di Domizio. Seguirà omaggio cantato in memoria delle vittime di Rigopiano
Penne: Ore 15,00: Ritrovo presso il Palazzetto dello Sport
Ore 15,30: svolgimento della commemorazione con personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, vicine o noi sin dal primo momento.
PRESENTANO: FEDERICO PERROTTA, PINO INSEGNO, EVELINA FRISA.
Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti