Bullismo e cyberbullismo: «Il web è un'opportunità, sappiatela sfruttare»

"Accorciamo le distanze" ven 08 febbraio 2019

Vasto Il Tenente D'Ambrosio: “Ragazzi prestate attenzione e denunciate gli episodi che destano preoccupazione”

Attualità di La Redazione
3min
«Accorciamo le distanze» al Palizzi ©Vastoweb.com
«Accorciamo le distanze» al Palizzi ©Vastoweb.com

VASTO. Si è tenuto oggi 7 febbraio, in occasione del Safer internet day, presso l'istituto "Filippo Palizzi" di Vasto, il seminario "Accorciamo le distanze". Un incontro, organizzato dall'associazione Emilyabruzzo, in cui si è riflettuto sulle tematiche quali bullismo e cyberbullismo attraverso il contributo di esperti, di testimonianze video e di racconti degli stessi alunni della scuola. Erano presenti lo psicologo Christin Valentino, la professoressa Teresa Maria Di Santo che ha moderato l'incontro, un rappresentante della Polizia Postale, la dirigente dell'Istituto la professoressa Nicoletta Del Re ed il Tenente Luca D'Ambrosio.

La dirigente del Palizzi ha affermato : «Questa mattina abbiamo programmato due incontri, una giornata in maniera tale da far partecipare più alunni possibili soprattutto del triennio all’evento e abbiamo deciso di coinvolgere loro perché abbiamo capito una cosa, che abbiamo bisogno di loro per aiutare soprattutto i ragazzi del primo e del secondo, in quanto ci siamo accorti che è proprio nelle classi iniziali classi iniziali delle scuole superiori che il fenomeno si registra maggiormente e potrebbe diventare anche pericoloso, per fortuna non abbiamo casi di grande rilevanza però sono d’accordo sul fatto che il fenomeno è in aumento su scala nazionale, perché molti ragazzi a volte sono anche spaventati anche dai loro compagni e questo è una cosa un po’ triste.

Inoltre quello che abbiamo capito, nel momento in cui parliamo di cyberbullismo e di protezione dai pericoli della rete è che c’è un rapporto biunivoco tra cyberbullismo e bullismo, tra cyberbullismo e dipendenze, e che veramente si può entrare in un circolo vizioso che è bene interrompere o quanto meno scalfire il prima possibile.

Ho visto ragazzi molto attenti e anche molto colpiti dalle testimonianze, tra l’altro alcuni ragazzi hanno voluto proporre dei video realizzati da loro, con le loro riflessioni, e quello che si percepisce e che per loro è una fonte di preoccupazione e che evidentemente qualcuno nella rete si è già impigliato.»

Il Tenente Luca D’Ambrosio, attuale Comandante della stazione Carabinieri di Vasto, ha dichiarato: «Ogni anno c’è un programma che stabilisce l’Arma dei Carabinieri per sviluppare degli incontri con i ragazzi, per parlare di varie tematiche riguardanti la legalità, la nostra presenza su territorio, al fatto che se i ragazzi riscontrano dei problemi, si possono tranquillamente rivolgere a noi. In questo caso abbiamo parlato nello specifico di bullismo e cyberbullismo che sono dei fenomeni che stanno un po’ venendo alla ribalta nella cronaca nazionale ultimamente e che purtroppo già da diverso tempo si manifestano nelle scuole.

Abbiamo parlato di che cos’è il fenomeno, come cercare di individuarlo e come cercare di difendersi. Gli strumenti per difendersi sono tantissimi, rivolgersi a qualcuno che ci gli può venire incontro: un adulto, uno psicologo, le Forze dell’Ordine e in maniera discreta perché chiaramente spesso si tratta di atti che riguardano la sfera privata più intima dei ragazzi. L'obiettivo è di aiutare i ragazzi ad uscire dal bullismo e questo soprattutto tramite psicologi e un percorso di terapia, ad evitare che il bullo possa poi far trascendere i propri comportamenti in qualcosa ben più grave che poi possa riguardare anche la sfera penale.

Questo è un percorso che noi facciamo ogni anno all’interno delle scuole ed è di squisita prevenzione, per informare, per cercare di dire “ragazzi non siete soli, se ci sono problemi parlatecene e noi facciamo di tutto per tutelarvi”. C’è un numero verde, istituito dal Ministero che è il 43002 attraverso il quale si possono rappresentare le problematiche viste all’interno della propria scuola, sia di carattere di bullismo che di spaccio di stupefacenti, infatti purtroppo si è rilevato che spesso i due fenomeni viaggiano insieme. Il tutto rigorosamente in anonimato.

Gli strumenti per difendersi sono: parlare con il genitore, andare in caserma e presentare denuncia, parlare con i professori che hanno anche di recente degli obblighi per verificare queste situazioni e portarle alla luce, appunto perché sono responsabili dei ragazzi, portando alla Polizia Postale i video di violenza legate al cyberbullismo e quindi in ogni modo far uscire queste situazioni, parlarne con la famiglia, con le associazioni, con le Forze dell’Ordine per fermare il fenomeno».


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