Pendolari Sevel: «Quasi 2 ore di autobus per fare 40 km, è improponibile»
Vasto Il lavoratore: "Lavorare è una fortuna, ma in queste condizioni diventa sempre più difficile"
VASTO. Giunge alla nostra redazione lo sfogo di un lavoratore pendolare che dal vastese si reca quotidianamente in Val Di Sangro con i mezzi pubblici:
"Gli operai pendolari fanno già tanti sacrifici per andare a lavoro visto che il loro paese non ne ha saputo offrire, in particolare quelli del turno di notte a discapito di salute e vita sociale. A ciò però si aggiungono ulteriori disagi e costi. Da premettere che per la trasferta in bus si spendono anche più di 100 euro per fare poco più di 40km (Val di Sangro - San Salvo). Il punto che oramai è divenuto insostenibile, oltre le condizioni pessime dei mezzi, che vi inviterei a venire a provare, sono i tempi. E' possibile che per dei mezzi che devono fare una tratta di poco più di 40 km, utilizzando l'autostrada e facendo un itinerario che praticamente va da un ingresso autostrada ad un altro in uscita senza addentrarsi in zone disagiate all' interno della Regione possa impiegare quasi due ore? E' possibile che un povero cristo che esce da lavoro alle 5.45 debba rientrare a casa alle 7.20-7.30?
In questi giorni si parla di Tav-alta velocità e ambiente, ma usare i mezzi pubblici in Abruzzo diventa sempre più difficile. Le strade diventano proibitive per cinghiali e i rischi. Lavorare è una fortuna, ma in queste condizioni diventa sempre più difficile e improponibile.
Paghiamo anche per dei servizi. Dove sono? Vi invito a venire a provare queste condizioni e capire cosa deve affrontare un pendolare fortunato per 45-50 anni se resiste. Tengo a precisare che in bici occorrono due ore e anche meno facendo la strada normale e non l' autostrada."