«Non sono più in grado di sostenere le spese per portare mio figlio a Pescara per le sue terapie»
VASTO. "Non sono più in grado di sostenere le spese di viaggio per portare mio figlio a Pescara per le sue terapie", è questo il grido d'aiuto lanciato da Marie Héléne Benedetti.
La mamma vastese da tempo è in lotta per vedere garantiti i diritti di suoi figlio Thomas e di tanti altri bambini autistici che vivono nel nostro territorio. Quest'ultima, ormai allo stremo delle risorse economiche, ha affermato: "Tre settimane fa il Comune di Vasto ha approvato una mia richiesta di sussidio straordinario, ad oggi non so a quanto ammonta la somma approvata e né so quando ci verranno consegnati questi soldi. Ad oggi non so quando il Comune di Vasto farà avere a me e a Veronica Tabaracci i rimborsi viaggio del 2018 e che non abbiamo ancora ricevuto. Premetto che per legge le spese di viaggio per portare un figlio in terapia non possono assolutamente gravare sulla famiglia. Lunedì 15 luglio sono stata costretta a dimettere mio figlio Thomas dal centro a di Pescara perché la nostra famiglia non è più in grado di sostenere le spese di viaggio che ormai anticipa da un anno e mezzo."