​Caso “Jova Beach Party”, turisti sul piede di guerra: «Vacanze rovinate»

LE POLEMICHE gio 18 luglio 2019

Vasto Intanto Pescara pensa di far suo il concerto

Attualità di Christian Dursi
3min
Jova Beach Party ©Ansa
Jova Beach Party ©Ansa

VASTO. È trascorso poco più di un giorno dalle dichiarazioni del prefetto di Chieti Giacomo Barbato, il quale ha annunciato che non ci sono le necessarie condizioni di sicurezza affinché il concerto clou dell’estate vastese possa svolgersi senza che sia messa a rischio l’incolumità di decine di migliaia di fans, e già moltissime persone hanno manifestato apertamente il proprio dissenso per una decisione che giunge appena un mese prima dell’evento.

In migliaia infatti hanno già acquistato i biglietti attraverso i canali ufficiali di vendita, ma per alcuni di essi, alla delusione per la possibile cancellazione di un concerto atteso per mesi e al disagio di dover attendere le procedure per il rimborso, si aggiunge il problema di un viaggio organizzato con largo anticipo verso una meta lontana da casa.

Non solo vastesi e abruzzesi infatti hanno pensato di procurarsi il ticket per lo spettacolo senza precedenti di Jovanotti, ma anche persone residenti in altre regioni hanno pensato bene di scegliere Vasto per un breve soggiorno in concomitanza della tappa locale del Jova Beach Party.

È quanto occorso ad esempio a Ilaria Fortuna, residente a Piedimonte Matese, provincia di Caserta, che racconta: «Il nostro disappunto è grande. Ormai abbiamo prenotato la nostra vacanza e non la annulleremo perché a questo punto sarebbe difficile trovare un'alternativa, ma quest’anno avevamo cambiato meta proprio per il concerto… Ovviamente è sempre un piacere venire da quelle parti in vacanza, ma proprio l'anno scorso siamo stati a San Salvo e quindi stavolta volevamo cambiare zona.

Inoltre, proprio ieri sera ho saputo che dalla mia città si erano organizzati molti gruppi di ragazzi per venire a Vasto e altri stavano per organizzarsi. Speriamo quantomeno che, se dovesse davvero saltare tutto, alla fine ci verranno rimborsati i biglietti, che abbiamo pagato 63,45 euro ognuno».

Una situazione analoga ha riguardato Simone Accorsi, residente ad Ascoli, che assieme ad altre cinque persone ha organizzato la sua vacanza a Vasto anche in ragione del Jova Beach Party: «Abbiamo scelto Vasto per assistere al concerto ma anche per visitare la città e il mare per quattro giorni nonostante potessimo optare per il concerto di Rimini o a Lido di Fermo che sono più vicini alla nostra città. Ora non sappiamo cosa fare anche perché gli organizzatori né smentiscono né confermano.

Siamo a dir poco adirati – conclude l’ascolano – con treno e camere d'albergo già prenotate c’è il rischio di vedersi rovinati quei pochi giorni di ferie che abbiamo».

Intanto, nel mentre impazzano le polemiche, giunge la notizia che la città di Pescara starebbe seriamente pensando di far suo il Jova Beach Party, candidandosi come alternativa a Vasto. Sono infatti in corso alcuni sopralluoghi da parte dell’amministrazione comunale per individuare l’area più consona.

«Sono a lavoro da ieri per verificare la possibilità di far svolgere il concerto di Jovanotti a Pescara» ha dichiarato l’assessore al Turismo di Pescara Alfredo Cremonese. «Sentito il sindaco Carlo Masci – spiega Cremonese – mi sono attivato per vagliare tutte le concrete opportunità per portare il Jova Beach Party a Pescara. L’area è già stata individuata, ma occorrono tutta una serie di controlli ed accertamenti per rilevare la reale fattibilità. Entro la giornata di oggi, svolgerò degli incontri in merito, auspicando di riuscire a raggiungere un obiettivo atteso da molti».

Scopriremo nei prossimi giorni l’esito di questa tormentata vicenda e se davvero Pescara riuscirà a soffiare a Vasto l’evento più atteso dell’estate 2019.

A riguardo l'assessore al turismo Mauro Febbo ha dichiarato all'Ansa: «A me spiace che il concerto di Jovanotti non si faccia a Vasto, perché quella vastese è una location che merita massima attenzione. Queste sono manifestazioni e concerti importanti che portano sul territorio attenzione e quindi turismo. Credo che l'importante sia, alla fine, che il concerto si faccia in Abruzzo. O a Pescara o a Giulianova (Teramo), l'importante è che la manifestazione resti nella nostra regione e non venga persa».

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