Escherichia coli e Enterococchi sopra la media a Fosso della Paurosa e alla foce del Sinello

BALNEAZIONE mar 10 settembre 2019

Vasto "Basta un po' di pioggia e puntualmente vien fuori il disastro della depurazione. Dati incideranno sulla classificazione di qualità del prossimo anno"

Attualità di La Redazione
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Mare dal colore insolito (foto d'archivio) ©Vastoweb
Mare dal colore insolito (foto d'archivio) ©Vastoweb

VASTO. Dati sopra la media di Escherichia coli e Enterococchi anche a Vasto. Le zone che superano i limiti sono: Fosso della Paurosa con 749 Mpn/100 ml di Escherichia coli e 270 Ufc/100 mli di Enterocchi, l'altra è a 300 metri a sud della foce del fiume Sinello con 932 Mpn/100 ml di Escherichia coli.

A riguardo la Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua si è espressa così:

"Un settembre disastroso quello dei campionamenti ARTA di Settembre lungo la costa abruzzese per la balneazione. Una tabella, quella dell'ARTA, rosso fuoco con ben 33 superamenti dei limiti di legge in molti comuni costieri, fortunatamente alla fine della stagione balneare che si è contraddistinta per il bel tempo che ha limitato le portate dei fiumi e quindi i danni.

E' bastata, però, un po' di pioggia per mettere impietosamente a nudo per l'ennesima volta lo stato disastroso della nostra depurazione.

Purtroppo i proclami poco informati ma trionfalistici alla Febbo non funzionano: le chiacchiere non depurano le acque e non ci si può sempre affidare al meteo clemente. Chi conosce la situazione dei nostri depuratori sa benissimo che solo il sole ci può salvare e davanti a certe dichiarazioni trionfalistiche abbiamo scelto spesso il silenzio solo per non dover polemizzare ogni volta e per amore della nostra terra. Tra l'altro questi dati entreranno nelle statistiche regionali per la classificazione di qualità dei vari tratti di costa del prossimo anno.

Dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O: «Stiamo lavorando all'ennesimo dossier sulla depurazione, con dati letteralmente incredibili. Crediamo che le procure abruzzesi debbano iniziare a valutare la sussistenza di possibili reati di disastro ambientale per la vastità dell'impatto di tale situazione sui fiumi e, quindi, sul mare. Serve assolutamente potenziare la struttura regionale che coordina gli interventi, che oggi ha pochissimi funzionari che devono seguire decine di procedimenti e di opere. Ovviamente bisogna programmare investimenti su larga scala e per anni; i nostri imprenditori del turismo e i fruitori della costa meritano di trovare un Abruzzo sempre perfetto»."

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