Federpetroli: «Col Governo saremo mediatori, il gas si può sfruttare senza inquinare»
ROMA. Tra le dichiarazioni programmatiche del premier Conte ieri alla Camera, spicca per importanza il green new deal, con riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione delle biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici.
Puntuale la replica del presidente di FederPetroli Michele Marsiglia: «le parole del Presidente del Consiglio Conte vanno ben interpretate, senza fretta. Abbiamo sentito tutti un no a nuove trivellazioni e operazioni di ricerca ma è anche vero che il presidente Conte ha detto che ascolterà le parti, senza pregiudizio alcuno. Questo vuol dire che il nostro compito sarà quello di "bravi petrolieri" mediatori, non faremo altro che, dicastero dopo dicastero, nella competenza tecnica-istituzionale di ognuno, spiegare bene e con trasparenza cosa vuol dire Energia in Italia».
«Vantiamo la presunzione di saper fare bene il nostro lavoro – ha poi aggiunto Marsiglia - così come a Bruxelles ed in altre location istituzionali e, così sarà anche in Italia. Purtroppo stiamo pagando la cattiva pubblicità e la prepotenza di "vecchi petrolieri" o di qualcuno del settore che negli ultimi 20 anni ha escluso il dialogo dal proprio lavoro e preferito usare una politica operativa violenta e poco democratica, senza il consenso delle comunità locali e dei cittadini, per questo oggi siamo al punto zero con la Strategia Energetica italiana».
Il numero uno della Federazione Internazionale del Settore Petrolifero, ha infine concluso con una nota positiva affermando che «in questo Governo si intravede una possibilità di ascolto, non possiamo sprecarla. Si va avanti con gli incontri istituzionali, spiegando cosa vuol dire Petrolio e Gas in Italia e quanta ricchezza abbiamo, potendola sfruttare senza inquinare. Sono sicuro e certo che anche parte delle nostre attività verranno comprese e ben capite dalla politica».