La Banda della Polizia di Stato si esibirà il 30 settembre in onore di San Michele

LA NOVITà gio 26 settembre 2019

Vasto Appuntamento alle ore 20.45 in Piazza del Popolo

Attualità di La Redazione
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La Banda della Polizia di Stato si esibirà il 30 settembre in onore di San Michele ©Banda della Polizia di Stato
La Banda della Polizia di Stato si esibirà il 30 settembre in onore di San Michele ©Banda della Polizia di Stato
La Banda musicale della Polizia di Stato in piazza del Duomo a Milano

VASTO. Sarà la Banda della Polizia di Stato ad esibirsi a Vasto il giorno 30 settembre in Piazza del Popolo per le festività in onore di San Michele Arcangelo. Un evento unico e prestigioso per la città di Vasto e che si terrà a partire dalle ore 20.45. Sarà un concerto irripetibile sia per l'enorme bravura della banda, ma anche perché quest'ultima manca da Vasto dal lontano luglio 1987.

Sul palco saliranno 105 esecutori guidati da un vice direttore Roberto Granata, tutti provenienti dai più famosi conservatori, che suoneranno oltre alle tradizionali marce militari, anche brani originali e trascrizioni di musica classica e contemporanea. L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti qualificano la Banda musicale della Polizia di Stato tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale.

Le collaborazioni con artisti di fama internazionale come Claudio Baglioni, Mariella Devia, Leon Bates, Stefano Bollani, Amii Stewart ed altri grandi cantanti sono una testimonianza dell'alto livello qualitativo raggiunto anche nelle esecuzioni più impegnative. Nel 2015, il Premio Oscar Ennio Morricone ha definito la Banda Musicale della Polizia di Stato una vera e propria Orchestra di Fiati.

Nell’ottobre del 2018 in occasione dei 90 anni della fondazione della banda, quest'ultima si è esibita con un concerto presso il teatro “La Scala” di Milano in presenza di Ennio Morricone anche egli 90enne come la banda stessa.


LA STORIA:
La Banda musicale della Polizia di Stato è stata fondata a Roma nel 1928, con elementi provenienti dal Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, in un periodo storico dominato da un profondo desiderio di rinnovamento e di ricerca nell'ambito degli strumenti a fiato.

Primo direttore fu Giulio Andrea Marchesini. Musicista di grande sensibilità, particolarmente attento ai problemi tecnico-strumentali, fu autore di numerose trascrizioni e composizioni per banda di pregevole livello, tra cui Giocondità che, dal 1928, continua ad essere la marcia d'ordinanza del Corpo. Fu Marchesini a promuovere l'ampliamento del complesso musicale, che sotto la sua direzione prevedeva 70 esecutori, e a introdurre, tra l'altro, gli strumenti a corda (contrabbassi), oggi non più impiegati.

Se Marchesini, durante la sua trentennale gestione, riuscì a dare alla Banda un'impronta innegabilmente forte e duratura nel tempo, il suo successore, Antonio Fuselli, che assunse l'incarico nel 1957, portò il complesso bandistico a un livello artistico d'eccezione.
Figura storica di grande rilievo nella cultura bandistica italiana, Antonio Fuselli è stato autore di numerose composizioni e trascrizioni che dimostrano il livello e il grado di affinamento raggiunti in quel periodo nel campo della strumentazione per banda, consentendo al complesso musicale di raggiungere elevate qualità timbriche ed interpretative.

Sotto la direzione di Fuselli, nel 1965, l'organico della banda venne ampliato a 102 strumentisti, un vicedirettore ed un direttore con la qualifica di "ufficiale".
Anche se nel complesso diretto da Marchesini erano presenti tutti gli strumenti indispensabili per una banda musicale, compresi strumenti tenuti fino ad allora in poco conto come l'oboe, il clarinetto basso e l'intera famiglia dei flicorni, nel nuovo organico la ripartizione interna delle varie classi strumentali è stata fissata con criteri ancora più precisi e razionali, valorizzando alcuni strumenti preziosi a discapito di altri (il contrabbasso ad ancia), che vennero gradualmente sostituiti da strumenti più perfezionati.

Dopo la morte di Fuselli, avvenuta nel 1969, l'allora vicedirettore Pellegrino Bossone, vincendo il concorso nel 1973, fu nominato direttore della Banda musicale. Con lui la banda effettuò la prima incisione discografica nel 1977.

La svolta decisiva sul piano giuridico-ordinamentale avvenne, però, dopo la riforma della Polizia di Stato (1981), con il decreto del 30 aprile 1987 che regola tuttora l'ordinamento della Banda.
Tale riforma, portando la smilitarizzazione del Corpo e l'introduzione di figure femminili al suo interno, ha influito non poco sul rinnovamento stesso della formazione musicale.
La riorganizzazione prevedeva la soppressione di alcuni strumenti come la terza tromba in fa, un flicorno contralto e due flicorni bassi/gravi in mi bemolle che vennero sostituiti da un basso/grave in fa e da un contrabbasso in si bemolle, strumenti sicuramente più affidabili e dotati di maggiore versatilità, anche sotto l'aspetto tecnico. La cornetta, strumento lungamente impiegato nelle bande europee, venne definitivamente soppiantata dalla tromba.
Mentre alcuni strumenti furono eliminati nella nuova formazione, altri fecero la loro prima comparsa in un organico che si apprestava ad essere tra i più completi e rappresentativi. Vennero introdotti in questo periodo, infatti, il pianoforte e la chitarra, portando così a 105 il numero complessivo degli strumentisti, tutti selezionati attraverso rigorosi concorsi nazionali. (FONTE POLIZIA DI STATO)


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