Istituto Mattei: didattica innovativa in 2 giornate formative per 150 docenti
Vasto “Combattere la dispersione e fornire un’altissima qualità formativa”, Elisabetta Mughini - Indire
VASTO. Circa 150 insegnanti provenienti da tutta Italia si sono riuniti il 28 ottobre alle ore 15.00 presso l'Istituto di Istruzione Superiore “E. Mattei”, per il primo dei due incontri del seminario nazionale di “Avanguardie Educative”.
L’appuntamento è iniziato con l’intervento a cura del direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo Antonella Tozza e del referente scientifico di Avanguardie Educative e dirigente di ricerca Indire Elisabetta Mughini.
A presenziare e coordinare l'incontro è stato il dirigente scolastico Nino Fuiano.
Presenti anche gli assessori Giuseppe Forte e Anna Bosco.
Si tratta di idee in movimento che stanno facendo il giro d'Italia con un ciclo di 15 seminari rivolti ai docenti che hanno voglia di tirarsi su le maniche e sporcarsi le mani insieme ai ragazzi.
“Sono incontri nei quali noi condividiamo le pratiche di innovazione sia in merito alle metodologie che alla riorganizzazione della scuola”, precisa il referente scientifico di Avanguardie Educative e dirigente di ricerca Indire Elisabetta Mughini.
“L’istituto Mattei ha iniziato già da parecchi anni a porsi il problema di come rendere questa scuola più adeguata non solo rispetto agli stili di apprendimento dei ragazzi, anche per combattere la dispersione e fornire un’altissima qualità formativa che rivoluzionasse la lezione di carattere frontale”, aggiunge Mughini.
L’obiettivo è quello, quindi, di crescere grazie ad un percorso di formazione innovativo finalizzato a scatenare dei processi di miglioramento nella scuola italiana.
Ma quali siano queste metodologie innovative, lo spiega la dirigente di Indire: “nella galleria delle idee abbiamo 16 metodologie soprattutto dedicate a una didattica che rende l’aula un vero e proprio laboratorio dove si parte dal fare. Sono tese a rendere lo studente attivo nel momento dell'apprendimento, accompagnato dai docenti attraverso attività di tipo Cooperativo. Divisione in gruppi di lavoro, facendo così anche leva sullo sviluppo di competenze di tipo trasversale, dell’imparare ad imparare, saper esporre in pubblico e ad essere anche molto più protagonisti del proprio percorso formativo”.
Tanti, quindi, i docenti che hanno partecipato al corso, come la professoressa Antonella Pellegrini, tra le pioniere del metodo: “abbiamo di fronte ragazzi cosiddetti nativi digitali. Non possiamo pensare di fare scuola senza le tecnologie e “avanguardie educative” si pone proprio l'obiettivo di modernizzare in qualche modo la didattica anche attraverso l'uso della tecnologia. Io mi occupo di apprendimento attivo, potenziato dall’uso della tecnologia. Se non avviciniamo i ragazzi all'utilizzo dei loro mezzi anche all'interno della scuola, forse la partita la perdiamo sempre”.
Un appuntamento importante per quei docenti che vogliono avvicinarsi ancora di più alle possibilità delle nuove metodologie didattiche. La professoressa Monica Seccia aggiunge: “non basta introdurre uno strumento digitale per poter migliorare l'apprendimento. Quello che serve è studiare una nuova metodologia che possa sfruttare al meglio queste loro innate capacità per migliorare processi di apprendimento e arrivare ad uno significativo momento formativo”.
