«Per le visite specialistiche costretti a prenotare alla Asl di Pescara»

VASTO. Alla conferenza stampa del comitato "L'Arcobaleno" (Leggi) erano presenti anche diversi cittadini, molti dei quali hanno lamentato tutte le criticità che hanno riscontrato nel sistema sanitario locale.

Tra questi c'era Antonietta Grasso, una giovane mamma che ha voluto raccontare i disagi che lei e tanti altri pazienti subiscono tutti i giorni: “Per delle visite specialistiche sono costretta ad andare fuori Vasto perché qui non c'è il personale adatto. A Chieti ci sono liste d'attesa lunghissime quindi mi hanno detto di chiamare l'asp di Pescara e prenotare lì, anche se non ci appartiene. Non si tratta solo di pagare il ticket, ma di spostarsi facendo 60 km all'andata e al ritorno. Devo anche verificare la disponibilità di mio marito che mi accompagna, perché chiedere anche dei giorni di permesso.

Anche una mia amica sta vivendo delle difficoltà perché il figlio ha avuto un attacco di appendicite e le avevano detto che se avesse avuto bisogno di una operazione d'urgenza, il bambino sarebbe stato trasferito a Chieti o a Pescara, in base al posto libero. Qui non l'avrebbero operato in quanto sono a corto di anestesisti. In famiglia, inoltre ho avuto un caso in cui serviva l'Emodinamica, e anche per questo ci siamo dovuti spostare fuori Vasto. Non capisco il perché visto che il nostro ospedale è un punto di riferimento per tutto il basso vastese. Bisogna calcolare tutti i paesi limitrofi e che l'estate la popolazione triplica. Loro dicono che non ci sono i numeri, ma mi auguro che non succeda mai niente di grave”.

Purtroppo per l'Emodinamica la normativa nazionale parla chiaro e dunque Vasto non può averla se non attraverso un accordo di confine con il vicino Molise che permetta di aumentare il numero di interventi e quindi il bacino di utenza.

GUARDA IL VIDEO: