Trasporti, Di Laudo: «Ai sindaci del vastese chiediamo un'iniziativa comune»

la lettera ven 22 novembre 2019

Vasto "La difficoltà di raggiungere la costa è una delle cause dello spopolamento delle aree interne"

Attualità di La Redazione
4min
Germano Di Laudo ©Vastoweb
Germano Di Laudo ©Vastoweb

VASTO. Tiene banco la questione trasporto pubblico nel vastese dopo le recenti esternazioni di disapprovazione da parte di alcuni Sindaci del territorio (Leggi).

A tornare sull'argomento oggi è il segretario generale della Cgil Germano Di Laudo che invia una lettera ai primi cittadini del Vastese:

"Il problema dei trasporti e più in generale della mobilità dei cittadini è indubbiamente quello che assillano, ed hanno sempre assillato, il Vastese, soprattutto le sue aree interne del Medio e Alto Vastese. Di recente sono tornate alla ribalta tutte le criticità evidenziate dai sindaci di quest’area sui nuovi tempi di percorrenza degli autobus che trasportano gli studenti nelle scuole di Vasto e San Salvo, costretti ad arrivare in ritardo alle lezioni.

La riorganizzazione dell’azienda Cerella che si occupa di servire quel territorio, ha determinato delle oggettive difficoltà all’utenza.

Riorganizzazione che ha prodotto, tra le altre cose, un conflitto tra due diritti che per la CGIL sono inalienabili: da una parte il diritto dell’impresa di definire il suo assetto organizzativo e di sviluppare i suoi piani aziendali, comprendendo in questo anche il diritto dei dipendenti di godere di condizioni di lavoro non penalizzanti; dall’altra parte il diritto alla mobilità dei cittadini ad usufruire del servizio di trasporto pubblico fondamentale.

Come CGIL siamo convinti che anche la riorganizzazione della società Cerella – azienda del Gruppo TUA – non può essere unilaterale, calata dall’alto. In questo settore non si possono seguire discorsi che poggiano esclusivamente sul profitto. Il servizio del trasporto pubblico non escludere il confronto con i portatori di interesse il tutto tenendo in debito conto di tutta una serie di altre questioni. Solo per citarne alcune:

  •  il giudizio negativo di come è stata amministrata la società nel corso degli anni;
  •  il carattere strategico di una regionalizzazione dei trasporti, anche nel
  •  l’importanza di riorganizzare le tratte e in generale il servizio intorno alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti.

La CGIL pensa che in particolare quest’ultimo punto deve essere messo al centro di ogni ragionamento, presente e futuro, altrimenti si continua ad impattare negativamente su una questione fondamentale, ormai annosa: lo spopolamento e il relativo abbandono delle aree interne.

La difficoltà, a volte estrema, nello spostarsi nelle zone interne e da queste verso la costa, nel raggiungere i posti di lavoro, i servizi fondamentali come ad esempio l’ospedale, la medina territoriale, le scuole e via discorrendo, è una delle concause della perdita di abitanti negli ultimi decenni.

A questa si vanno ad aggiungere altri fattori strutturali che contribuiscono alla desertificazione di queste aree: l’anzianità della popolazione residente e la scarsa o nulla natalità, l’impossibilità di tenere aperte le scuole, anche elementari, la rarefazione dei servizi basilari, il dissesto idrogeologico, le spese elevate per il trasporto privato e il riscaldamento della casa, la condizione disastrosa delle strade e l’assai carente infrastrutturazione del comprensorio (banda larga, collegamento con il porto di Vasto, etc.).

E altri potrebbero essere inclusi in questo elenco. Peraltro ciascuno di questi elementi di criticità influisce negativamente sugli altri, in una sorta di circolo vizioso che si autoalimenta all’infinito.

Come CGIL crediamo fermamente che la politica, le istituzioni, le organizzazioni sindacali e datoriali e tutti gli altri soggetti che hanno una qualche competenza in materia hanno l’obbligo di mettere fine a questa spirale depressiva che condanna l’area del Vastese ad essere la Cenerentola dell’Abruzzo.

Recentemente si è cercato di dare una prima risposta alla condizione drammatica di una parte del Vastese dando attuazione alla progettualità legata alla Strategia Nazionale per le Aree Interne.

Nei prossimi anni inizierà la fase di implementazione di quanto deciso con la costruzione di un plesso scolastico unico riguardante alcuni Comuni del comprensorio. Un passaggio, questo, meritorio, necessario e non scontato. Ma, a nostro avviso, non basta per affrontare una questione complessa, stratificata e ormai antica, che intreccia più piani.

La CGIL di Chieti propone a tutti i Sindaci del territorio vastese di tenere un’iniziativa comune per affrontare la situazione e mettere a punto soluzioni condivise, concrete ed efficaci. Dare vita a un tavolo permanente in cui coordinare le risposte alle sfide presenti e future.

Le problematiche dei sindaci e dei cittadini del Vastese costiero, collinare e montano non possono che essere le problematiche dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie, delle imprese e di tutti i soggetti che vivono e agiscono nel territorio vastese. In tal senso, ognuno è chiamato a fare la sua parte, per quanto di sua competenza.

Se nel territorio le difficoltà e le sfide sono molte, le potenzialità, le risorse, le capacità non sono da meno. La CGIL pensa, e lavorerà in tal senso, ad un incontro ufficiale e pubblico che riunisca tutti i portatori di interesse, istituzionali, economici, sociali e culturali come primo passo per iniziare ad affrontare i problemi e individuare le possibili soluzioni in un’ottica di sistema e non con sporadiche e infruttuose fughe in avanti."

Il Segretario Generale (Germano Di Laudo)


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