Sanremo 2020: la nuova avventura dello chef Antonio Argentieri
Vasto Traghettatore “di gioia, arte culinaria e amore per le sue origini” non dimentica mai la sua terra di cui “tutti rimangono sempre stupiti ed affascinati”
VASTO. “Telefonata mattutina, rispondo… ‘Buon giorno è Antonio Argentieri, il pastry chef Italiano? Bene, volevamo dirle che lei quest'anno sarà presente al 70° Festival della Canzone Italiana’… Che dire, sono onoratissimo! Ora è da capire se andrò lì per cantare o per i miei dolcetti!”.
Comincia con questo annuncio sui social la nuova avventura di Antonio Argentieri, lo chef originario del vastese che spopola in tv ormai da diversi anni.
Sì, perché “insieme alla magistrale lady chef Alba Marte e con il direttore artistico Danilo Daita”, curerà le serate di gala dedicate agli ospiti che solcheranno il palco di Sanremo, in programma dal 2 all’8 febbraio 2020.
Numerosi sono gli articoli che la nostra testata gli ha dedicato in concomitanza con le tante avventure e, neppure questa volta, ci siamo fatti sfuggire l’occasione.
Curiosità, energia e tanta passione, è il mix di sensazioni che Argentieri trasmette quando lo incontriamo. Una carica esplosiva che ha dato vita ad un vero e proprio artista della gastronomia, ma non solo.
Lo Chef è partito da qualche anno per un viaggio che lo sta portando lontano a piccoli grandi passi, ma non si tratta solo di meri spostamenti o trasferimenti fisici.
Il suo, infatti, è un percorso di scoperta irrefrenabile in cui sta accumulando successi ed esperienze uniche e che sta alimentando quell'aspetto che più lo caratterizza, la poliedricità.
Volto noto in tutta Italia per la partecipazione televisiva alla "Prova del cuoco" di Rai Uno e a "Cuochi e dintorni" di Alice Tv, Argentieri è anche ambasciatore della Children Leukemia & Cancer Foundation. Quest'ultima lo accompagna sempre nelle sue ospitate ufficiali, grazie al simbolo impresso nell'immancabile classica mise bianca da lavoro ed è l'attività di cui va più fiero. Più volte sottolinea, durante il nostro colloquio, l'impegno che ha assunto con questa organizzazione, non tradendo la commozione al pensiero dei bambini che ha conosciuto e dei medici che lo tengono puntualmente aggiornato sugli investimenti nella ricerca, fatti grazie alle donazioni che riesce a raccogliere.
Ma facciamo un passo indietro per capire com'è cominciato tutto. Argentieri sin da ragazzo si lascia trasportare dalla sua stessa forza espressiva lavorando come animatore turistico. Il sorriso e l'allegria contagiosi non gli sono mai mancati anche nei momenti difficili e non l'hanno mai abbandonato, tanto da continuare ad essere gli aspetti principali della sua personalità, nonché fondamentali volani per la sua carriera.
Oggi si divide tra l’Italia e Dublino, dove è responsabile del settore pasticceria di una catena internazionale di catering che serve ambasciate e grandi eventi dello stato, portando sempre con se le sue radici e non mancando mai di far conoscere la sua terra, tanto che “tutti ne rimangono sempre stupiti ed affascinati”.
Vale la pena citare a questo punto l’esperienza vissuta in Russia, durante la quale è riuscito a conquistare il primo ministro di allora con dolcezza “a colpi di chiacchiere, caggionetti e cicerchiata” tipicamente abruzzesi, appunto. E ancora, come ci ricorda, la partecipazione al Pert Royal Show, grande evento australiano fieristico dedicato al food, e l’incontro con Lisa Scaffiti, sindaco della città gemellata con Vasto, tutti importanti momenti del suo iter professionale.
Districandosi tra lavoro e attività benefiche, inoltre, lo chef vastese riesce a ritagliare spazio anche per insegnare in laboratori di cooking class per "bambini dai 4 ai 99 anni", come lui stesso ci spiega divertito, tanto da essersi guadagnato l’affettuoso appellativo di ‘Maestro pasticcione’. Non da ultima ci racconta la sua grande passione per il canto, perfettamente in linea con il prossimo tanto atteso evento nazionale in cui è stato coinvolto.
Ma cosa o chi ha innescato quella bomba di cui abbiamo parlato all'inizio di questo racconto?
La miccia principale possiede un volto ed è il figlio, oggi decenne, cui va il merito di averla inconsapevolmente accesa.
L'amore per il piccolo Karolyozef ha scatenato in Argentieri quel talento nascosto, emerso grazie ai primi dolcetti e torte cucinati per i suoi amichetti e le loro famiglie. Da allora non ha più dismesso questa sua veste di traghettatore di “gioia, arte culinaria e amore per le sue origini” con determinazione e, perché no, anche con tanta umiltà.
