«Cementificazione selvaggia tra la Bagnante e Punta Penna»

lo scempio sab 11 gennaio 2020

Vasto "Come sia stato possibile ottenere permessi di costruzioni così imponenti praticamente a riva"

Attualità di La Redazione
1min
La bagnante ©web
La bagnante ©web
Costa (e "Cosa nostra") dei trabocchi

VASTO. Quello della cementificazione selvaggia lungo le coste è un problema che attanaglia quasi tutta l'Italia. Purtroppo anche quella Adriatica ed in particolare quella Vastese non è immune a questa situazione.

Un lettore ci ha inviato le sue perplessità su questo fenomeno con tanto di video: "La presenza delle Ferrovie dello Stato riuscì a conservare inalterato per circa un secolo e mezzo il tratto che va tra il monumento alla Bagnante ed il versante più sud di Punta Penna.

Nel 2005 nel medesimo tratto circolò l'ultimo treno dando il via ad uno smantellamento progressivo dell'impianto ferroviario interessato.

Da quella data ad oggi, in meno di quindici anni, lo scenario visibile dal satellite ha davvero del raccapricciante: una serie ininterrotta di colata di cemento a pochi metri dal mare da volume a ville, appartamenti e resort con piscine, parcheggi e strade private.

E' ovviamente civile pensare che ogni costruzione apparsa abbia avuto le regolari concessioni, rimane tuttavia complesso capire come sia stato possibile ottenere permessi di costruzioni così imponenti praticamente a riva, in uno dei luoghi considerati più belli (ed una volta, incontaminati) della costa adriatica."

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