Emergenza cinghiali: “La situazione è grave, la Regione deve intervenire”

criticità sab 15 febbraio 2020

Vasto "Si parla tanto di sicurezza ed economia locale e poi non si fa niente di concreto per aiutare gli imprenditori agricoli che continuano a subire danni"

Attualità di Lea Di Scipio
2min
Emergenza cinghiali: “La situazione è grave, la Regione deve intervenire” ©vastoweb.com
Emergenza cinghiali: “La situazione è grave, la Regione deve intervenire” ©vastoweb.com

VASTO. “Siamo in emergenza, dovete intervenire!”.

Questo l’appello accorato che Michele Trofino rivolge alle istituzioni regionali e locali.

Risale a circa un anno e mezzo fa, infatti, l’incidente che ebbe in macchina, causato dallo scontro con un cinghiale di stazza considerevole, 130 chili.

Ma non è da solo. L’esperienza di Trofino è diventata oggi una battaglia che parte dal web, con il gruppo social “Emergenza cinghiali Vasto, Lanciano e dintorni”, di cui è referente.

E, per usare il gergo della rete, tantissimi sono i follower che non hanno tardato ad aderire all’iniziativa, spinti tutti da uno stesso obiettivo: sollecitare una risoluzione. E intanto lunedì scorso, 10 febbraio, più di 50 persone si sono date appuntamento a Fossacesia per un incontro pubblico, il primo, in cui ciascuno ha condiviso la propria istanza.

“Agricoltori, cittadini che hanno subito danni o sinistri, cacciatori, abbiamo affrontato insieme diverse problematiche, da quelle legate alla sicurezza stradale, alle criticità nelle colture. Ci siamo confrontati cercando il giusto compromesso tra tutte le diverse opinioni. Credo che siamo giunti all'importante conclusione di dover partecipare attivamente a tutti gli eventi”, racconta Trofino.

E il prossimo è già in agenda, in vista del 18 febbraio in cui in cui si terrà l’evento organizzato da Terre di Punta Aderci presso la Sala Conferenze Edizioni Didattiche Gulliver alle ore 17.30. Sarà presente Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore all’Agricoltura, alla Caccia e all’Ambiente. Una buona occasione, insomma, per discutere su come gestire il problema anche all’interno delle aree protette.

“Siamo in piena emergenza. Si parla tanto di sicurezza ed economia locale e poi non si fa niente di concreto per aiutare gli imprenditori agricoli che continuano a subire danni. Continuamente nel gruppo vengono condivise le storie di chi subisce danni, da ortaggi appena piantati e mangiati alla signora che esce a fare una passeggiata al mare con i bambini e deve scappare perché inseguita dai cinghiali”, aggiunge.

E poi ancora l’appello a quanti hanno aderito al gruppo: “la situazione è grave. Cercate di partecipate agli eventi e di essere più presenti. Dobbiamo fare qualcosa di serio e di concreto, soprattutto in vista dell’estate. Lo scontro in moto con un cinghiale, per esempio, può provocare delle conseguenze davvero gravi. Questa protesta non vuole attaccare animalisti o chi la pensa in modo diverso dal mio. Noi vogliamo semplicemente chiedere alla regione di sistemare la cosa. Facciano come vogliono, non è detto che per liberarcene dobbiamo per forza abbatterli, ma basta che risolvano il problema”.

Manifestazioni e raccolte firme. L’azione del gruppo che si è costituito sui social non si ferma al virtuale ma molto probabilmente darà vita ad un vero e proprio comitato, seguito da un legale. “Noi vogliamo agire nella legalità e nell’interesse di tutti”, conclude Trofino.

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