"Senza cassa integrazione il pensiero fisso è di non poter pagare tasse e affitto"

COVID-19 E CRISI mar 12 maggio 2020

Vasto La testimonianza di Salvatore: “43 giorni senza vedersi accreditare un soldo”

Attualità di Lea Di Scipio
3min
Cassa integrazione non arriva: “Il pensiero di non poter pagare tasse e affitto” ©vastoweb.com
Cassa integrazione non arriva: “Il pensiero di non poter pagare tasse e affitto” ©vastoweb.com

VASTO. Siamo nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus e se qualcuno si chiede come e quando potrà iniziare ad uscire, c’è chi, invece, combatte con il problema più grande, quello economico.

Parliamo delle famiglie in cui si vive solo con uno stipendio e ce ne sono tantissime, ma quando anche questo viene a mancare, le difficoltà diventano quasi insormontabili.

Sì, perché magari si è tra quei fortunati che non hanno perso il lavoro, ma che non lo stop delle attività hanno visto congelare l’entrata mensile in attesa della Cassa Integrazione.

Ma se quest’ultima non è arrivata allora iniziano i veri guai ed oggettive limitazioni.

Abbiamo raccolto la testimonianza di Salvatore che dal 23 marzo al 4 maggio ha vissuto quasi 43 giorni senza vedersi accreditare un soldo. Di origini siciliane, Salvatore vive a Vasto da 20 anni ed è operaio presso una ditta edile di Vasto.

“Non ho visto un centesimo della Cassa integrazione finora. La quarantena l’abbiamo passata senza soldi, sempre a casa e con il pensiero di non riuscire a pagare tasse e affitto”, questo il suo grido “senza vergogna” come lui stesso ci tiene a sottolineare.

E ancora: “Ho quattro figli e la più piccola che ha 16 anni vive con noi. Lei frequenta la scuola superiore e avrebbe dovuto collegarsi per la didattica a distanza, ma io non le ho potuto comprare un computer. Le sue insegnanti sono state molto comprensive e l’hanno comunque aiutata e seguita”.

Ogni giorno Salvatore, come tanti altri, si è collegato sul sito dell’Inps, cercando di riuscire a capire il perché di questo ritardo e quando gli avrebbero dato quello che gli spetta: “Conte aveva detto che il 12 aprile sarebbero arrivati, poi il 13, poi il 15, poi intorno a Pasqua e infine il presidente dell’Inps aveva detto che sarebbero arrivati entro il 30 aprile, ma ad oggi ancora niente”.

Il problema sarebbe da attribuire ai ritardi delle regioni che non hanno trasmesso le richieste all’Ente e tra queste la situazione più critica si registrerebbe in Abruzzo e Sicilia, anche se l'assessore al Lavoro, Piero Fioretti “esclude che i ritardi delle spettanze possano essere imputabili alla Regione Abruzzo, ma dalla complessa procedura scelta dal Governo”.

Di chi sia la colpa purtroppo non è ancora chiaro. Il problema reale e principale resta sempre uno solo, come pagare la spesa.

“Luce, acqua e tutte le bollette non ancora le ho potute saldare e sinceramente non sono tra le mie priorità. Quello che penso è comprare da mangiare. Se mi perdo di coraggio è finita, vado avanti e cerco di non pensarci altrimenti è peggio. Cerchiamo di alleviare le sofferenza ma è dura e triste. Abbiamo chiesto ai parenti di aiutarci. Adesso che ho ripreso a lavorare mi sono tranquillizzato è l’umore è un po’ risalito. È vero che pago poco d’affitto, ma se non lo pago, come anche per le spese di condominio, mi mandano la lettera di sfratto. Stiamo andando avanti come possiamo. Mia moglie faceva le pulizie, ma adesso la gente ha paura e non la chiama nessuno. La Regione ha dato agevolazioni come buoni spesa, ma a me non spettano perché non ho perso il lavoro e avrei la cassa integrazione. Se i soldi non arrivano sono comunque fuori dagli altri ammortizzatori sociali”, continua Salvatore.

“Al direttore del supermercato vorrei chiedere come può fare una persona che non ha i soldi. Mi hanno anche fermato i Carabinieri e mi hanno chiesto perché andassi ad un supermercato così lontano da casa mia. Io non mi sono vergognavo di dire che dovevo andare in quello più economico, questa è la realtà dei fatti”, racconta.

E infine l’appello: “Noi abbiamo bisogno, dovete mandarci i soldi. Dove sono quelli che ci avete promesso?”

Vastoweb.com Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 01/2009 del 9/01/2009 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Federico Cosenza

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Vastoweb.com. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione