Infermiera del San Pio positiva al Covid-19: "Ho pianto e avuto paura"

VASTO. Dopo l'infermiera vastese che vive a Forlì risultata positiva al Covid-19 (Leggi), arriva un'altra testimonianza.

Si tratta di una collega che presta servizio presso l'Ospedale San Pio di Vasto e che ci ha contattati per condividere con noi la sua storia.

Quali sintomi ha avuto e quando ha scoperto di essere stata contagiata?

"Ho iniziato ad avvertire i primi sintomi intorno alla metà di aprile, non sentivo più odori e sapori. Mangiare un pezzo di cipolla o una pesca non faceva differenza. Poi è arrivata anche la tosse.

Ho avvisato subito il mio datore di lavoro e sono rimasta a casa in malattia. Il primo tampone mi è stato fatto dopo circa 10 giorni".

Vivendo in famiglia, come ha gestito la situazione in casa?

"In attesa di conoscere il risultato del test, mi sono isolata dal resto della mia famiglia e sono rimasta quasi un paio di settimane chiusa in una stanza. Mio marito mi portava il vassoio con il cibo, usavo un bagno a parte e quando avevo bisogno di uscire dalla camera avvisavo via telefono e indossavo guanti e mascherina.

A quel punto è arrivato il responso che dava esito negativo, anche se la sintomatologia persisteva. Su consiglio del medico curante ho continuato a rimanere isolata, prescrivendomi anche un secondo tampone al quale sono risultata, poi, positiva".

Cosa ha provato quando ha saputo di essere stata contagiata?

"In quel momento mi è crollato il mondo addosso, ho pianto e ho avuto paura sopratutto per le persone in casa con me.

Si provano sensazioni che non auguro a nessuno. I miei familiari erano molto preoccupati e mi chiedevano in continuazione come stessi e si allarmavano se davo un colpo di tosse in più. Per fortuna, però, sono stata abbastanza bene, a parte quel senso tipico di spossatezza e la febbre che si è presentata solo per un paio di giorni. Sono stata contattata dai medici dell'Usca che si accertavano almeno due volte al giorno del mio stato di salute e mi hanno consigliato di fare determinate terapie".

Quali difficoltà ha avuto e come si sente ad oggi?

"Qualche problema l'ho avuto per lo smaltimento dei miei rifiuti perché la Asl mi aveva comunicato che avrei dovuto sistemarli a parte e tutti insieme in un bidone fornito da loro che però mi è stato consegnato dopo vari solleciti.

Attualmente sono chiusa ancora in casa e a livello psicologico sto abbastanza male, essendo una persona molto dinamica e attiva. In questi giorni ho ripetuto l'ultimo test e spero di essere guarita".