L'orto botanico inclusivo dell'Ass. Un buco nel tetto: "Un sogno che si realizza"
Vasto "E' stato possibile grazie al contributo del 5x1000 e alla collaborazione di volontari, donatori e attività produttive"
VASTO. "Un segno importante di accoglienza per combattere l'esclusione".
Così don Gianfranco Travaglini ha benedetto stamani l'orto botanico inclusivo presso il Recinto di Michea, in via Colle delle Mandorle, contrada Sant'Antonio Abate a Vasto.
"Un altro frutto di solidarietà a km zero, realizzato grazie al contributo del 5x1000", hanno spiegato Luciana Salvatorelli e Roberto Colanzi dell'Associazione "Un buco nel tetto".
Non è mancato il caloroso ringraziamento di Leda Del Borello, responsabile della cooperativa sociale: "Un sogno che si è realizzato e che permetterà ai tanti ragazzi in carrozzella di potersi mettere all'opera. La nostra fattoria è frequentata infatti sia dal centro diurno del Comune di Vasto che dagli studenti delle scuole che potranno finalmente usufruire di una struttura adatta alle loro esigenze. Permettere loro di toccare la terra e veder crescere la loro piantina è un primo step cui seguirà la messa a dimora nella serra che, spero, presto costruiremo".
L'opera è stata resa possibile, quindi, grazie alla operosità dei volontari dell'associazione, alla generosità dei donatori, comprese alcune attività del territorio come Vasto Inox ed Edil Celenza, ai ragazzi dell'Associazione Papa Giovanni XXIII e a Rosalia Lattanzio, che si è occupata della progettazione", ha concluso Salvatorelli.
Presente all'inaugurazione anche don Gigi Giovannoni che fu responsabile della Comunità Incontro che anni fa operava in quella stessa struttura dove oggi si trova la fattoria.