Pulizia delle dune bruciate, Di Marco: "Chi è solito sollevare critiche oggi non era presente"

Legambiente ven 07 agosto 2020

Vasto Presidente regionale di Legambiente: "In questi tre anni abbiamo ricevuto 8 esposti da parte del nostro mondo"

Attualità di La Redazione
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Pulizia delle dune bruciate, Di Marco: "Chi è solito sollevare critiche oggi non era presente" ©vastoweb.com
Pulizia delle dune bruciate, Di Marco: "Chi è solito sollevare critiche oggi non era presente" ©vastoweb.com
Pulizia delle dune bruciate, Di Marco: "Chi è solito sollevare critiche oggi non era presente"

VASTO MARINA. Una mattinata all'insegna della pulizia si è svolta nell'area interessata dal rogo nei giorni scorsi.

Il presidente regionale di Legambiente Giuseppe Di Marco ha affermato: "Sicuramente ci troviamo di fronte a una situazione estremamente delicata perché c'è un'area di interesse comunitario che è al tempo stesso Riserva, ma all'interno di una zona fortemente antropizzata e che vive anche di turismo. E' quindi un laboratorio perfetto per quella che potrebbe essere una gestione complessa, anche sottoposta dal punto di vista della tutela e della conservazione. Deve crescere un'attenzione culturale sul tema della gestione e capire anche che cosa significa gestire un'area di questo alto profilo. Oggi abbiamo avuto una risposta forte dalla cittadinanza e dai turisti che prima ancora del nostro mondo hanno capito il valore di questa giornata. Di fronte ad un attacco che dovrà essere accertato se doloso oppure dovuto all'incuria di qualche individuo, il disastro è stato contenuto grazie ad una gestione che è intervenuta prontamente per bloccare i danni che potevano evolvere in maniera più importante e pericolosa. Siamo passati da 10 anni di incuria e non gestione a tre anni in cui si è cercato di intervenire in maniera seppur perfettibile. Ma se in questi tre anni abbiamo ricevuto 8 esposti da parte del nostro mondo nonostante con forza abbiamo portato avanti una lunga serie di iniziative come la pulizia dei canali, la creazione di barriere tagliafuoco, discutere di 10 cm in meno della pista ciclabile e dell'impatto della luminosità della pista ciclabile diventa una perdita di tempo. Abbiamo di fronte una barriera di antropizzazione legata ad una speculazione edilizia evidente. L'invito che faccio anche a chi solleva delle critiche e di venire a sporcarsi le maniche e a dare un contributo concreto al miglioramento della gestione di quest'area".

E ancora Di Marco conclude : "Più volte ho chiesto di poter sfruttare gli accessi al mare e farli diventare delle barriere tagliafuoco, allargandoli almeno di 4 metri circa, nonché di tagliare le canne che sono infestanti. Ma ogni volta abbiamo trovato ostruzionismo da parte di alcune sigle ambientaliste, invece queste operazioni sarebbero utili proprio a contenere il rischio incendi",.

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