​"La movida estiva ha violato un pò le regole, ora torniamo alle misure di prevenzione"

L'intervista lun 28 settembre 2020

Vasto Abbiamo rivolto qualche domanda al medico di base Lucio Smargiassi

Attualità di Lea Di Scipio
2min
​"La movida estiva ha violato un pó regole, torniamo a seguire le misure di prevenzione" ©Pierluigi Ricciardi
​"La movida estiva ha violato un pó regole, torniamo a seguire le misure di prevenzione" ©Pierluigi Ricciardi

VASTO. I dati sull'andamento della pandemia riferiscono di 1.766 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore. Sono in lieve aumento anche i ricoveri nelle terapie intensive.

In città, intanto, il numero è salito a 15 e l'ultimo riguarda una studentessa di Scienze Umane di Vasto (Leggi).

Di fatto la preoccupazione comincia a diffondersi sopratrutto in concomitanza con l'arrivo della stagione autunnale.

Giungono, inoltre, alla nostra redazione segnalazioni su comportamenti ritenuti poco responsabili rispetto alla necessità, invece, di non abbassare la guardia.

Abbiamo rivolto qualche domanda al medico di base Lucio Smargiassi per tornare a fare chiarezza.

I contagi sono in rialzo, attualmente non c’è un farmaco. Quali misure di prevenzione bisogna continuare a seguire?

Le misure di prevenzione che sono state sempre consigliate dall’inizio della pandemia: distanziamento sociale, divieto di assembramento, mascherina, lavarsi le mani frequentemente, usare gel disinfettanti e guanti all’interno dei supermercati. L’effetto delle vacanze in tutto il mondo ha determinato un aumento e quindi anche in Italia si è rilevato un’impennata dei casi. Nel periodo estivo sono state violate un pó le regole con la movida serale e questo ha portato ad un aumento di contagi principalmente tra i giovani.

I sintomi dell’influenza stagionale sono simili a quelli Covid-19, come si può differenziare la diagnosi?

I sintomi sono molto simili e quindi la diagnosi differenziale è molto difficile. L’arma che abbiamo è il vaccino antinfluenzale esteso al maggior numero possibile delle persone.

Il ruolo del medico di base nella rete di sostegno e prevenzione è fondamentale. Cos’è chiamato a fare?

Il medico di base in questi casi è chiamato a fare informazione e prevenzione ricordando ai pazienti di seguire le regole che abbiamo già descritto precedentemente. Il medico inoltre è chiamato a fare campagna di educazione, sensibilizzazione e informazione (prevenzione primaria). Individuare precocemente i soggetti malati e quindi poterli isolare e inviarli nei reparti preposti per le cure (prevenzione secondaria).

Quando i pazienti devono contattarla?

Il medico deve essere contattato dal paziente sintomatico o a rischio contagio esclusivamente tramite contatto telefonico. Una volta individuato un paziente positivo al tampone per Covid-19 viene attivata dal medico curante una rete di contact- tracing che fa capo al servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica (SIESP) il quale avvia un’indagine epidemiologica al fine di individuare i contatti avuti dal soggetto positivo, dare disposizione di isolamento e norme igieniche, sottoporre anch’essi al tampone, per tutelare la salute pubblica e individuale.

Per chi è obbligatorio il vaccino e a chi lo consiglia al di fuori di queste fasce?

Il vaccino antinfluenzale non è obbligatorio ma è fortemente consigliato alle persone ultra 65enni, ai malati di affezioni respiratorie, cardiache, diabetiche e a tutte le persone a rischio per patologie che compromettano il sistema immunitario.

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