Covid-19 e solitudine giovanile: "I social sono le nostre nuove piazze"

VASTO. La categoria dei giovani è tra gli "osservati speciali", sin dalla fine del precedente lockdown, frequentemente tacciata di incoscienza e di sottovalutare il virus.

Ben più di rado, però, ci si chiede in quale modo una pandemia di così grande rilevanza stia stravolgendo le vite dei più giovani ed i loro rapporti di amicizia.

Intervistando Pietro, Glenda e Nicola, sono emersi fattori che possono fornire un punto di vista ed un approccio differenti alla lotta contro la solitudine che aumenta la sua morsa al pari delle restrizioni.

Le attuali limitazioni, infatti, hanno ridotto le libertà di ragazzi e ragazze, ma i social, in questo contesto, facilitano il mantenimento delle amicizie. Glenda spiega infatti che "i social si sono trasformati in ponti, sono diventati i nuovi bar, le nuove piazze dove ritrovarsi con gli amici o conoscere qualcuno di nuovo”. I social sono un'ancora di salvezza, finestra sul mondo che permette un momento di svago e di divertimento. “Ci rallegrano le giornate e non c’è sensazione più bella di sapere di aver fatto ridere un amico”, aggiunge Pietro in merito. E’ proprio nei momenti di difficoltà che l’assistenza di un volto conosciuto disposto a darti manforte si rivela preziosa. Nicola, infatti, sottolinea che "in questo periodo i rapporti di amicizia si rafforzano, si capisce cosa significhi davvero spendere del tempo con i propri amici e si valorizza ogni istante passato con loro".

Instagram e WhatsApp, in ogni caso, non riescono a sostituire il contatto umano e si tenta di mantenere, quanto più possibile, un dialogo faccia a faccia, incontrandosi nel rispetto delle norme e tentando di contrastare il fenomeno della solitudine.