"No al biometano a Monteodoriso, genera emissioni nocive"
CUPELLO. "Alla luce delle considerazioni svolte nella conferenza stampa indetta dall’Amministrazione Comunale di Cupello riguardo al “nuovo” corso intrapreso dal CIVETA, riteniamo che sia fondamentale sottoporre la cittadinanza ad una riflessione più attenta riguardo alle annunciate installazioni di tecnologie che risultano tutt’altro che appropriate per la salvaguardia della salute pubblica e del territorio.
Infatti, il Servizio Sanitario Regionale del Lazio ha esaminato lo stato di salute di circa 200mila persone residenti entro cinque chilometri da nove discariche. I ricercatori hanno valutato l’esposizione dei partecipanti agli inquinanti atmosferici emessi dai rifiuti, utilizzando come riferimento l’acido solfidrico (o H2S, una sostanza prodotta nella decomposizione anaerobica dei rifiuti organici), e hanno poi monitorato i casi di ospedalizzazione e mortalità della popolazione in un periodo compreso tra il 1998 e il 2008. Dalla loro analisi è emerso un legame piuttosto evidente tra discariche e disturbi dell’apparato respiratorio: vivere entro cinque chilometri da uno di questi siti aumenta infatti del 5% il rischio di soffrire di disturbi respiratori, anche tra i bambini, e del 34% quello di sviluppare un tumore ai polmoni.
Il biogas/biometano prodotto dalla digestione anaerobica
non è energia pulita, rinnovabile ed economica.
Per produrre biogas bisogna digerire gli scarti organici (da rifiuti urbani, scarti agricoli, agroindustriali, fanghi di depurazione etc.) in assenza d’aria (digestione anaerobica).
La digestione genera emissioni gassose nocive e non solo metano che, per quanto ben controllate, finiscono in parte nell’aria che respiriamo e sono dannose per l’uomo e per l’ambiente (ammoniaca, idrogeno solforato, idrocarburi e gas minori). La digestione produce sempre inquinanti liquidi (percolato) ricchi di sali e metalli pesanti. Il percolato può sviluppare gas tossici. Essa produce ancora un residuo (digestato) che è un vero e proprio rifiuto, perché può contenere anch’esso sali e metalli pesanti, ma anche spore di batteri chiamati clostridi, pericolosissimi perché alcuni producono neurotossine in grado di mettere in pericolo la vita stessa di uomini e di animali che ne vengono contaminati.
Mentre la Regione Emilia-Romagna ha deciso di considerare le zone delle DOP “Parmigiano Reggiano” (D.A.L. 51/2011) non idonee agli impianti a biogas, a Cupello i lor signori festeggiano tutti insieme, l’avvio dell’ecomostro, il quale trasformerà la comunità in un grande reparto oncologico. Solo il compostaggio aerobico è in grado di garantire la salvaguardia della salute della popolazione.
Riteniamo dunque, che vada aperta una battaglia che a questo punto non può più riguardare esclusivamente la realizzazione dell’impianto biometano a Monteodorisio, sulla cui contrarietà abbiamo già inviato le dovute osservazioni alla Regione Abruzzo (assieme al Comitato costituito recentemente), ma che ribadisca e riaffermi la necessità di una chiusura del ciclo dei rifiuti radicalmente opposta a quella pericolosa e obsoleta del dannoso biomentano.
Pertanto riteniamo doveroso e urgente dare vita a forme organizzative popolari che contrastino in modo fermo e dirimente tali impianti per promuovere la coscienza critica e la lotta lì dove sono già presenti, lì dove stanno per realizzarsi o se ne paventi l’ipotesi."
Dario Leone
Movimento CUPELLO FUTURA UMANITA’
Stefano Moretti
Consigliere Comunale COMUNE DI MONTEODORISIO
Antonio Felice
Segretario Regionale PARTITO COMUNISTA
Giuseppe Redondi
Segretario Provinciale PARTITO COMUNISTA