Morte Jois Pedone, il padre: "È stata una ritualizzazione esoterica"
VASTO. Dopo lo zio del giovane Jois Pedone (Leggi), morto lo scorso 21 agosto nelle acque di Punta Penna, ha deciso di rendere pubblico il suo pensiero anche il padre, Maurizio Pedone.
Infatti, proprio davanti le telecamere della Rai, in un servizio andato in onda ieri sera, il genitore ha voluto non solo ribadire che suo figlio sia stato ucciso, ma anche dichiarare la presenza di un rituale con origini sataniche.
Ad avvalorare quest’ultima ipotesi sarebbe proprio la lettera “Z” impressa sul collo del diciannovenne trovato morto con un peso di 40 chili avvolto con un forte nodo alla caviglia.
“Per me è più un omicidio ed è stata una ritualizzazione esoterica ad averlo adescato”, ha dichiarato il padre di Pedone. “In quell’attimo lui ingenuamente ha compiuto quel rituale – ha spiegato – in cui poi si è verificato l’omicidio”.
Su questa vicenda la Procura di Vasto ha aperto ufficialmente un’inchiesta per istigazione al suicidio, dal momento che l’autopsia di fine agosto ha rivelato la mancanza di violenza sul corpo e stabilito la morte per annegamento.
Sia Maurizio che Jois Pedone non erano nuovi a discorsi legati al mondo dell’esoterismo e del mistero ed entrambi sono sempre rimasti affascinati da queste tematiche.
Importante è stata la dichiarazione del padre a proposito della lettera rivenuta al momento del ritrovamento e non presente prima della scomparsa del ragazzo: “E’ un simbolo classico detto anche satanico ed assomiglia ad una delle rune usati in questi particolari rituali”.
Le rune sono dei segni grafici utilizzati in diversi sistemi alfabetici antichi. Funzionano come lettere, ma potevano rimandare a qualche principio o potere cosmologico.
In questo caso la runa potrebbe essere Ēoh ed appartiene all’alfabeto utilizzato dagli Anglosassoni e dai Frisoni. E’ tratta da sistemi di scrittura e iniziazione, per chi ci crede, e simboleggia in questo caso il trapasso di energia tra l'essere umano che muore e chi lo ha indotto alla morte.
“Questa runa sembrerebbe esser legata all'ultimo quarto di luna – ha spiegato la giornalista di TGR Abruzzo - quello della notte del 20 agosto scorso quando Jois ha smesso di vivere”.