Gissi e la sua storia nel libro di Angelo Ciccarone: "Una ricerca durata 40 anni"
GISSI. Il 23 dicembre a Gissi, nella cornice della Chiesa di San Bernardino, si terrà la presentazione del libro "Nostra Gypsum".
Scritto da Angelo Ciccarone, alla sua prima opera, racconta la storia del paese con documenti ed immagini a testimonianza della fervida attività culturale e sociale del piccolo paese dell'Alto Vastese.
Per l'occasione abbiamo fatto due chiacchiere con l'autore. Buona lettura.
Il suo è un libro storico su Gissi, paese che ha avuto un ruolo importante nel Vastese. Cosa racconta?
Il libro Nostra Gypsum - Gissi, descrive attraverso un'analisi profonda e dettagliata, quegli aspetti secolari inediti della comunità di Gissi nell'Alto Vastese che fondava le sue origini, la sua economia, nonché la sua identità nel duro lavoro delle cave di gesso. Il filo conduttore che si articola nei 41 capitoli, è la "gissanità", una caratteristica che ritroviamo nell'urbanistica con le abitazioni tipiche costruite a blocchi di selenite, nei personaggi emersi durante il corso degli anni siano essi diventati famosi che rimasti nella loro ingenua umiltà e nelle tradizioni popolari.
Al suo interno vengono citati personaggi che in qualche modo hanno segnato la storia del paese. Ce ne vuole anticipare qualcuno?
I f.lli Solitario titolari del primo e pluridecorato studio fotografico attivo dalla seconda metà dell'800 oltretutto fondatori nel 1902 del cinema a Gissi (il secondo in Abruzzo). Achille Gaspari padre dell'ex On.le e Ministro Remo Gaspari, titolare dell'atelier più raffinato di New York nei primi decenni del '900, sarto del Presidente Roosevelt e di attori come Clara Gable, Gary Cooper, Jean Harlow e Mirna Loy.
Benedetto Di Tieri laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni che perfezionò alla Selenia il radar MTI utilizzato da Aldrin e Armstrong nell'atterraggio sulla luna.
Quale linguaggio utilizza?
Un mosaico pittoresco, a volte crudo e cinico o a volte spassoso e ironico basato su quella realtà paesana documentata in maniera circostanziale cha spazia dal brigantaggio alle massicce ondate migratorie di fine '800 e poi tanto, tanto altro del nostro vissuto quotidiano incorniciato con tanti termini dialettali usati per definire nomi, soprannomi, luoghi e circostanze.
È un libro che documenta con immagini e fonti dettagliate la storia. Perché ha deciso di scriverlo e quanto tempo ci è voluto per raccogliere tutte le informazioni?
Per attaccamento e spirito di appartenenza alla nostra comunità. Una ricerca di immagini, documenti e testimonianze catalogati in una vasta collezione e reperiti in un arco temporale di oltre 40 anni che diversamente se non avessi deciso di pubblicarli in un testo, sarebbero andati irrimediabilmente perduti o quantomeno dimenticati.
Dopo questo lungo percorso di studio storico, quale immagine viene fuori di questo paese? Qual è la sua anima? È cambiata nel corso del tempo? Oggi com'è Gissi in relazione anche allo spopolamento che questi centri stanno inevitabilmente vivendo?
Ne viene fuori un aspetto tangibilmlmente diverso se non addirittura rivoluzionato rispetto alla Gissi di allora. Nell'urbanistica causa i tanti edifici civili e religiosi descritti che oggi non vediamo più. Nell'aspetto sociale che ha subìto la metamorfosi da civiltà rurale e artigiana a industriale con un'inversione di usi, tradizioni e costumi radicale. La sua anima orbita come già anticipato, nella "gissanità" sinonimo di sacrificio, solidarietà, forte attaccamento alla comunità di appartenenza. Oggi Gissi come del resto tutto l'Alto Vastese, vive con impotenza l'emorragia demografica che vede quei quartieri una volta densamente popolati, vivi, pullulanti di attività artigianali, oggi costituiti prevalentemente da case vuote, fenomeno che poi si ripercuote a circolo chiuso, con la perdita di tutti iservizi necessari.