"Le monete raccontano la vivacità della nostra città: ne siamo orgogliosi"

Patrimonio archeologico e culturale lun 06 dicembre 2021
Cultura e Società di La Redazione
2min
"Le monete raccontano la vivacità della nostra città: ne siamo orgogliosi" ©Comune di San Salvo
"Le monete raccontano la vivacità della nostra città: ne siamo orgogliosi" ©Comune di San Salvo
La storia di San Salvo attraverso le monete

SAN SALVO. "La storia di San Salvo attraverso le monete racconta la vivacità della nostra città in epoca molto remota, che risale all'epoca preromana. Un patrimonio archeologico e culturale di rilievo di cui andiamo orgogliosi e che dimostra la grande attività commerciale che da sempre ci contraddistingue". 

Queste le parole del sindaco Tiziana Magnacca nell'occasione dell'naugurazione della sezione numismatica ”La storia di San Salvo attraverso le monete”, fortemente voluta dall’assessorato alla cultura e frutto del lavoro sinergico dell’amministrazione comunale e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara.

Sono oltre 100 le monete che  costituiscono il recente spazio espositivo e offrono, nell’ambito della ricerca e dell’archeologia, una nuova tipologia di lettura sulla storia di San Salvo, dal III secolo a.C. al XX secolo.

La nuova  sezione sarà ospitata all’interno del Museo Civico Porta della Terra, aperto al pubblico il sabato dalle 17 alle 20 a cura di Parsifal Società Cooperativa.

Il Museo Civico Porta della Terra sorge nel cuore del centro storico di San Salvo e offre  un viaggio a ritroso nel tempo, lungo quasi 3.000 anni.

I reperti archeologici sono collocati tra i resti delle antiche mura rinvenute e testimoniano  un importante centro abitato che in età romana viveva di intensi scambi commerciali e culturali con tutti i territori dell’Impero Romano; la civiltà e la religiosità del popolo frentano è raccontata attraverso i preziosi oggetti dedicati al culto dei defunti.

Nel medioevo il Quadrilatero assunse la sua forma definitiva, ancora oggi riconoscibile: alla fine del XIII secolo nel sito, già occupato da un importante insediamento tardoromano, fu costruita la potente abbazia dei Santi Vito e Salvo del Trigno, che riformò una comunità benedettina qui presente almeno dal 1173.

Gli scavi hanno permesso di riconoscere alcune fasi edilizie dell’insediamento medievale e l’organizzazione spaziale dell’abbazia. Hanno inoltre restituito numerosi oggetti prodotti o utilizzati dalla comunità religiosa.

In età romana l’area dell’odierno Quadrilatero fu interessata da un massiccio intervento edilizio che rientrava in un più ampio programma imperiale volto al potenziamento delle comunicazioni tra l’Italia ed i Balcani. 

Le indagini archeologiche hanno chiarito che nel III secolo d.C. il sito era un importante mercato di prodotti destinati per lo più all’esportazione marittima e, insieme, un luogo di stoccaggio e di organizzazione del trasporto delle vettovaglie destinate alle legioni dislocate lungo il confine danubiano.

In età arcaica sorsero nel territorio di San Salvo numerosi villaggi documentati a livello archeologico dalle relative necropoli. I reperti esposti provengono da corredi funerari appartenenti ai Frentani che, come sappiamo dalle fonti antiche, occupavano la fascia costiera del Molise e  dell’Abruzzo centro-meridionale.

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